Vaccino Covid, quanto dura l'immunità: la lezione di Burioni è un duro attacco agli "astrologi" della scienza
Quanto dura l'immunità da guarigione e vaccino contro il Covid: Roberto Burioni prova a rispondere e lancia una "frecciata" ai colleghi
Mentre in Italia accelera la campagna di vaccinazione in molti si chiedono quanto dura l’immunità, ovvero se la terza dose segnerà la fine del ciclo vaccinale oppure se sarà necessario sottoporsi a nuove somministrazioni di vaccino ogni anno. Mentre alcuni virologi hanno pareri diversi sulla questione, quella di Roberto Burioni è una posizione inaspettata. Il professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, infatti, ha provato a dare una risposta nel corso della sua lezione a “Che tempo che fa” su Rai3.
Burioni, ospite del salotto televisivo di Fabio Fazio domenica sera, ha provato a rispondere alla domanda:”Quanto durerà l’immunità? C’è molta confusione e proveremo a fare un po’ di chiarezza”. La sua lezione si è dimostrata, in definitiva, un attacco a quelli che ha definito gli “astrologi” della scienza e “pensano di poter prevedere il futuro”.
Covid, quale immunità dopo la guarigione dalla malattia
“Partiamo dalla vaccinazione – ha detto prima di tutto Burioni – che possiamo vedere come qualcosa che mette il vaccinato nella condizione di chi ha avuto una malattia ed è guarito però senza fargli correre il rischio che correrebbe ammalandosi. In altre parole, la protezione che deriva dalla malattia senza i rischi della malattia”.
Inoltre, ha aggiunto l’esperto, “bisogna capire quanto la guarigione dalla malattia conferisce di protezione, per capire qualcosa sulla durata e l’efficacia del vaccino. Per esempio, nel caso del morbillo, chi guarisce è immune per tutta la vita così come chi si vaccina è protetto per tutta la vita. Chi si ammala di pertosse e guarisce, invece, è protetto per 4-5 anni”.
Invece, ha spiegato Burioni, quando qualcuno è protetto dall’influenza non si ammala più nell’anno in corso ma deve rinnovare il vaccino di anno in anno.
Vaccino contro il coronavirus, l’immunità secondo Burioni
Per comprendere meglio la durata dell’immunità del vaccino contro il coronavirus, a detta di Burioni “dovremmo sapere di più sulla durata della protezione che consente la guarigione dal Covid. E qui viene il problema, perché questa malattia la conosciamo da troppo poco tempo. La variante Delta è presente soltanto da marzo, come possiamo sapere le cose a lungo termine?”
“Possiamo considerare dei coronavirus umani che sono cugini stretti di quello che causa il Covid-19 e causano infezioni respiratorie più lievi”. Questi “lasciano un’immunità particolare“, cioè “molto forte che dura un anno. Passato questo anno, quello che succede è che permane un’immunità molto più lunga che però non protegge dall’infezione ma dalla malattia grave”.
“Questo è proprio ciò che stiamo vedendo dopo due dosi di vaccino contro il Covid: un’immunità all’inizio molto solida nei confronti dell’infezione che però dopo sei mesi comincia a svanire, mentre troviamo un’immunità robustissima contro la malattia grave”. Il tutto è “provato dai tassi di ricoveri in terapia intensiva, molto più alti tra i non vaccinati rispetto ai vaccinati”.
A cosa serve la terza dose e quale immunità provoca: la conclusione di Burioni
“Con la terza dose, da un lato rendiamo più solida la protezione contro la malattia più grave, che è la cosa più importante, ma con la terza dose ristabiliamo anche la protezione contro l’infezione che è importante perché se le persone non si infettano non diffondono il virus”, ha dichiarato Roberto Burioni.
Poi, il duro attacco a chi pensa di avere una risposta univoca: “Quanto durerà la protezione che viene conferita dalla terza dose? Non lo sappiamo, chi ve lo dice tira a indovinare perché purtroppo la scienza non è in grado di prevedere il futuro. Noi ci basiamo sui dati, osserviamo. Siamo in presenza di un virus nuovo con un vaccino nuovo e il futuro… Se volete potete credere all’astrologia ma il massimo che vi può dare è un oroscopo“.
“Questa scienza ci ha dato un vaccino estremamente efficace che solo in Europa ha salvato mezzo milione di persone dalla morte e la scienza non può predire il futuro ma vi può dire: vaccinatevi”, ha concluso il virologo.