Vaccino Covid, è possibile de-vaccinarsi? La biologa Gallavotti sfata il mito no vax: la spiegazione
Nella trasmissione tv DiMartedì, la biologa Barbara Gallavotti ha risposto a una domanda che circola nell'ambiente no vax: è possibile de-vaccinarsi?
Nel corso della puntata del 30 novembre di ‘DiMartedì’, trasmissione di La7 condotta da Giovanni Floris, la biologa Barbara Gallavotti ha risposto a una delle tante domande che circolano nell’ambiente no vax: “È possibile de-vaccinarsi?“.
La spiegazione di Barbara Gallavotti
Il conduttore della trasmissione, Giovanni Floris, ha chiesto all’esperta: “Facciamo che, per ipotesi, una persona vaccinata cambi idea. È possibile de-vaccinarsi?”
La biologa Barbara Gallavotti ha prontamente risposto: “No, non è possibile. È circolata anche questa ipotesi, ma non è possibile semplicemente perché i vaccini non sono disegnati per restare a lungo nel nostro corpo. Sono disegnati per insegnare al nostro sistema immunitario a riconoscere il nemico”.
L’esperta ha aggiunto: “Quello che resta nel nostro corpo sono gli anticorpi e le cellule del sistema immunitario specializzate a contrastare il virus. Invece, per quanto riguarda il vaccino vero e proprio, le sue componenti vengono distrutte, dissolte dall’organismo entro breve tempo. Viene anche distrutta la proteina Spike che, in seguito alla vaccinazione, il nostro organismo produce per addestrare il sistema immunitario”.
Barbara Gallavotti ha poi precisato: “Non si può dire, purtroppo, lo stesso del virus, perché sappiamo che ci sono fondati sospetti che il virus possa rimanere a lungo in zone dell’organismo che non sono particolarmente ben raggiunte dalle cellule del sistema immunitario, come per esempio il cervello o certe zone dell’apparato riproduttore. Su quello ancora non è chiaro quali potrebbero essere le conseguenze”.
Variante Omicron: il punto di Barbara Gallavotti
Nel corso della puntata di ‘DiMartedì’, Barbara Gallavotti ha anche parlato della variante Omicron: “La buona notizia è che non sembra poter essere in grado di dare origine a forme più gravi della malattia da Covid, questa è un’ottima cosa”, ha detto l’esperta.
La biologa ha aggiunto: “C’è, però, la preoccupazione che possa essere particolarmente contagiosa. Non sappiamo quanto contagiosa, perché non sappiamo esattamente quando sia comparsa. Sembra che abbia un’ottima capacità di diffondersi. L’altra grande preoccupazione è che possa essere più brava a sfuggire all’effetto dei vaccini o anche alle difese che si instaurano nel corpo delle persone che hanno avuto la malattia, che quindi potrebbero essere più propense a infettarsi”.