AstraZeneca, nuova decisione dell'Aifa: cosa cambia in Italia
L'Aifa potrebbe decidere per una nuova sospensione del vaccino AstraZeneca, magari limitata a una fascia di popolazione
È previsto per il tardo pomeriggio di martedì 6 aprile un incontro tra i tecnici dell’Agenzia italiana del farmaco e il ministero della Salute su eventuali nuove indicazioni sull’utilizzo del vaccino anti Covid prodotto da AstraZeneca. Ne dà notizia l’Ansa. Durante la riunione potrebbe essere stabilito chi non potrà più ricevere il preparato, in vista dei nuovi decessi avvenuti in seguito alla sua somministrazione e alla possibile correlazione tra il siero e i tanti casi di trombosi.
Aifa, quando arriva la nuova decisione sul vaccino AstraZeneca
Il comitato tecnico dell’Aifa dovrebbe comunque aspettare giovedì 8 aprile per prendere una decisione definitiva. In quella data si pronuncerà infatti l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, adesso al lavoro per capire il nesso tra il vaccino anti Covid e gli eventi trombotici che hanno causato decessi segnalati in vari Paesi. Si tratta di casi molto rari, ma di cui si è parlato largamente sulla stampa.
Alcuni Paesi, in seguito al clamore mediatico e alle segnalazioni ricevute dagli enti di farmacovigilanza, hanno optato per la sospensione precauzionale del siero di AstraZeneca, in attesa di ulteriori verifiche sulla sua sicurezza e sulla correlazione tra il farmaco e gli eventi avversi rilevati ovunque. Altri, come la Germania, hanno stabilito che la seconda dose dovrà essere effettuata con un preparato differente.
Agenzia del farmaco inglese verso nuovi limiti al vaccino AstraZeneca
La Mhra, l’agenzia che regola i medicinali e i prodotti sanitari in Gran Bretagna, sta prendendo in considerazione la proposta di limitare ad alcune fasce di età l’utilizzo del vaccino brevettato grazie agli studi condotti dall’Università di Oxford. Il siero potrebbe dunque essere vietato ai più giovani, secondo quanto è emerso da persone vicine all’ente che hanno parlato con l’emittente televisiva inglese Channel 4.
“Due fonti ci hanno riferito che, sebbene i dati non siano ancora chiari, ci sono crescenti argomentazioni che giustificherebbero la somministrazione di un vaccino diverso da quello di AstraZeneca alle fasce di età più giovane, sotto i 30 anni almeno”, ha fatto sapere la televisione britannica.
The Guardian ha ascoltato invece June Raine, amministratrice delegata dell’agenzia regolatrice dei farmaci, che ha fatto sapere in un’intervista rilasciata al giornale che nessuna decisione è stata ancora presa.
AstraZeneca, bloccate 3,1 milioni di dosi dirette in Australia
Per l’azienda anglo-svedese ieri si è aperto anche un nuovo capitolo della guerra commerciale con l’Unione Europea: secondo l’agenzia di stampa Reuters, che cita fonti australiane, Bruxelles ha bloccato l’export di 3,1 milioni di dosi di AstraZeneca verso l’Australia. Finora solo una richiesta di export era stata negata, quella di 250 mila dosi che erano in partenze dall’Italia sempre verso l’Australia.