Ucraina-Russia, le bombe, le esplosioni, le sirene: cosa sta succedendo, le testimonianze da Kiev
Le sirene suonano a Kiev, dopo l'attacco della Russia. Ma cosa sta succedendo esattamente? A raccontarlo un inviato dell'Ansa
Le sirene hanno svegliato i cittadini di Kiev la mattina del 24 febbraio, insieme al rumore assordante delle bombe. Forti esplosioni si sono verificate in diverse città ucraine, tra cui Kiev, Odessa, Kharkiv, Mariupol, Leopoli, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’attacco.
- Ucraina-Russia, l'attacco di Putin e le reazioni in Occidente
- Ucraina-Russia, il primo bilancio di morti e feriti
- Ucraina-Russia, le bombe e le sirene: le testimonianze da Kiev
Ucraina-Russia, l’attacco di Putin e le reazioni in Occidente
L’obiettivo di Putin, stando a quanto da lui dichiarato, non sarebbe occupare l’Ucraina ma proteggere le due repubbliche filorusse del Donbass riconosciute pochi giorni fa. Il presidente russo intende dunque “smilitarizzare” il Paese attraverso un’operazione militare, che tuttavia è stata già condannata da più voci nel mondo occidentale.
Ucraina-Russia, il primo bilancio di morti e feriti
Secondo un primo bilancio fornito dall’Ansa, almeno sette persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite durante i bombardamenti in Ucraina, mentre la Cnn ha parlato già di “centinaia di morti”.
Il quadro apparirà più chiaro nel corso della giornata, seguendo la nostra diretta sarà possibile ricevere tutti gli aggiornamenti sulla situazione.
Ucraina-Russia, le bombe e le sirene: le testimonianze da Kiev
Nel frattempo, l’inviato dell’Ansa in Ucraina Mattia Bernardo Bagnoli ha descritto la situazione di stamattina nella città di Kiev: “Pochi minuti fa sono suonate le sirene per avvertire la città che l’Ucraina è sotto attacco“.
“È una situazione spettrale, surreale – prosegue l’inviato – anche perché la città va avanti più o meno come se nulla fosse. Le strade sono piene di auto, ci sono i pedoni che vanno in giro, bambini e famiglie che si spostano. Non sembra assolutamente possibile che tutto questo stia accadendo”.
La foto diffusa dalla presidenza ucraina mostra un’esplosione vicino a un parco a Kiev
“Poco fa – ha aggiunto il giornalista – è passata un’auto della polizia con una sorta di megafono, chiedendo a tutti di prendere rifugio nei sottopassi. Un paio di signore sono corse sotto, spaventate. E basta, questo è l’unico effetto che ha sortito, le persone continuano a muoversi normalmente”.
“È un momento che pochi pensavano potesse accadere”, ha detto l’inviato. “Ho passato sei anni a Mosca, mai ho pensato che si potesse arrivare a questo momento. Un amico russo mi ha detto: ‘Non ti preoccupare, io ho passato 37 anni in Russia e non pensavo che saremmo arrivati a questo. L’ultima volta a bombardare Kharkiv, Odessa, Kiev erano i nazisti, ora lo stiamo facendo noi e provo solo vergogna‘”.
“Non si sa bene cosa sta accadendo, le informazioni arrivano col contagocce, io ho udito stamattina distintamente due esplosioni“, ha concluso il giornalista.
Una 25enne ucraina ha raccontato all’Ansa: “La situazione è molto dura, potrebbero arrivare veramente velocemente a Kiev. Se vogliono veramente conquistare subito Kiev noi dobbiamo nasconderci. Cerchiamo ora di capire quali bunker e seminterrati sono disponibili”.