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Ucraina, mille soldati italiani per difendere il confine: si attende l'ok delle Camere

I militari italiani degli alpini e dei bersaglieri faranno parte del contingente Nato al confine con la Russia, ma serve il via libera del Parlamento

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I paesi della Nato si preparano ad inviare soldati sul fronte Sud-Est europeo per fronteggiare la crisi tra l’Ucraina e la Russia. Di questi, mille sono italiani e, stando alle indiscrezioni rilanciate nelle ultime ore dal quotidiano Repubblica, potrebbero essere dislocati al confine con l’Ungheria (uno degli stati del fronte più caldo) o in Bulgaria.

Fonte foto: ANSA

Al contempo però sarebbero 130 mila i militari russi stanziati al confine con Ucraina da inizio anno: a riferirlo è l’intelligence americana, che ha rivisto al rialzo la precedente stima di 100 mila. militari. Intanto Kiev chiede alle compagnie aeree di non volare sul Mar Nero. E sui giornali internazionali si parla di un piano segreto di Mosca per far scattare l’invasione. Mentre l’Occidente invia armi e sistemi di difesa in attesa dell’offensiva.

Crisi Ucraina-Russia, chi sono i militari italiani coinvolti

Ma chi sono i militari italiani coinvolti nella missione? Sempre Repubblica spiega che i preallertati sono in totale un migliaio. Ci sono truppe impegnate in Afghanistan fino al 2021 e militari presenti nella missione in Kosovo. Sarebbero quindi, in buona parte, i militari delle sezioni degli alpini e dei bersaglieri, che saranno impegnati in esercitazioni condotte nelle aree del confine sud orientale con l’obiettivo della deterrenza.

Il via libera ufficiale tra mercoledì e giovedì

La decisione sarà ufficializzata tra il 16 e il 17 febbraio, quando è in programma una riunione della Nato a cui parteciperà il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. E la missione dovrà poi ottenere anche il via libera da parte delle nostre Camere del Parlamento. Come ricordato da parte di alcune fonti diplomatiche del ministero, il dispiegamento in Ungheria è il frutto della missione italiana di air policing, ovvero di difesa aerea del Mar Baltico, iniziata nello scorso mese di maggio e terminata nei giorni tra Natale e Capodanno.

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La missione è stata di controllo: l’ordine era di monitorare gli sconfinamenti di caccia russi. Inoltre, in Lettonia dal 2016 è già presente una missione dell’esercito, essenzialmente per rassicurare gli alleati baltici. Intanto l’Ucraina ha consigliato alle compagnie aeree di evitare di sorvolare le acque del Mar Nero da oggi fino a sabato a causa delle esercitazioni navali russe che si svolgono nell’area.

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