Ucraina, il ministro russo Lavrov parla all'Onu e i delegati dei Paesi europei lasciano l'aula: il video
I diplomatici di diverse nazioni presenti a Ginevra hanno boicottato il discorso del ministro degli Esteri russo
Nello stesso giorno in cui il presidente ucraino riceve gli applausi della sessione plenaria del Parlamento Ue, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov viene boicottato all’Onu dai Paesi europei. Durante la conferenza sul disarmo a Ginevra, i diplomatici di diverse delegazioni occidentali, oltre a quella ucraina, si sono alzati e hanno lasciato l’aula nel momento in cui è partita la videoregistrazione con il discorso del ministro russo.
Ucraina, Paesi europei lasciano la conferenza Onu mentre parla il ministro russo Lavrov: il video
L’aula del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite si è svuotata appena Lavrov ha preso la parola.
Secondo la ministra degli Esteri del Regno Unito Liz Truss quella di Lavrov è ”disinformazione totale” e non merita l’attenzione dei diplomatici. “La Russia è isolata e dovrebbe vergognarsi di sedere alle Nazioni Unite“, scrive su Twitter la rappresentate del governo britannico.
Ucraina, Paesi europei lasciano la conferenza Onu mentre parla il ministro russo Lavrov: la protesta
Nel video pubblicato sui social dalla delegazione lettone, e da altre rappresentanze delle nazioni europee, si vede buona parte degli ambasciatori e funzionari abbandonare in massa la sala per protesta contro l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
Lavrov aveva annullato la sua partecipazione in presenza alla conferenza per il disarmo dell’Onu, motivando la sua assenza con le “sanzioni anti-russe” che gli vietano di sorvolare l’Unione europea.
I diplomatici Onu che abbandonano la conferenza per il disarmo mentre parla Lavrov
Ucraina, Paesi europei lasciano la conferenza Onu mentre parla il ministro russo Lavrov: le accuse
Nel video riprodotto davanti a una platea vuota, il ministro degli Esteri russo ha definito “inaccettabile che, contrariamente alle disposizioni fondamentali del Trattato di non proliferazione, le armi nucleari statunitensi siano ancora dislocate sul territorio di alcuni Paesi europei”.
“I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle Forze Armate Ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni nel contesto dell’operazione militare speciale in corso. Non possono non capire il grado di pericolo delle conseguenze. L’Ue si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione” è stato un passaggio del discorso di Lavrov.