Treno deragliato, indagati 5 operai. Sequestrati video
La Polfer ha sequestrato tre hard disk contenenti filmati del deragliamento del Frecciarossa tra Ospedaletto Lodigiano e Livraga
La Polfer ha sequestrato tre hard disk contenenti filmati che hanno ripreso gli attimi del deragliamento del Frecciarossa tra Ospedaletto Lodigiano e Livraga. Uno era installato sulla carrozza 3 del convoglio, gli altri due nell’edificio del posto manutenzione “Livraga”. Come riporta l’Ansa sono state poste sotto sequestro tutte le carrozze del treno, compresa la scatola del sistema informativo di condotta Dis recuperato nella carrozza di testa, che si è ribaltata dopo l’impatto.
Treno deragliato, indagati cinque operai
I cinque operai che sono intervenuti sullo svincolo in corrispondenza del quale si è verificato il deragliamento del treno Frecciarossa sono stati iscritti nel Registro degli indagati della Procura di Lodi.
In una nota, la stessa Procura di Lodi ha spiegato che l’iscrizione nel registro degli indagati dei cinque operai è “un atto necessario per lo svolgimento, in forma garantita, degli accertamenti tecnici irripetibili”.
Treno deragliato, indagati tecnici: il motivo
Dall’avviso di garanzia emerge che i tecnici di Rfi sono indagati perché durante le operazioni di manutenzione dello scambio al centro delle indagini avrebbero svolto “l’attività in modo non adeguato“; questo potrebbe aver fatto sì che il convoglio finisse sui binari di servizio, non destinati al traffico ordinario e inadatti a sostenere l’Alta velocità.
La Procura della Repubblica di Lodi ha precisato che gli accertamenti per stabilire cause e responsabilità dell’incidente che ha causato due morti e 31 feriti “verranno svolti con la massima celerità per consentire il più celere sgombero dei vagoni coinvolti nell’incidente e il ripristino del tratto di linea interessato dal deragliamento”.
“Le ulteriori indagini continuano con grande impegno da parte di tutte le forze di polizia, coinvolte nelle complesse attività investigative coordinate da questa procura, e si auspica che essere portino in tempi ragionevolmente brevi all’accertamento delle eventuali responsabilità”, ha sottolineato la nota della Procura.
Treno deragliato, l’autopsia sui corpi delle vittime
La Procura ha fatto inoltre sapere che “è stata effettuata l’autopsia sui corpi dei macchinisti deceduti, di modo da liberare, anche in questo caso al più presto, le salme per lo svolgimento delle esequie”.
Nella nota si legge ancora: “Le ulteriori indagini continuano con grande impegno da parte di tutte le forze di polizia coinvolte nelle complesse attività investigative coordinate da questa Procura e si auspica che esse portino in tempi ragionevolmente brevi all’accertamento delle eventuali responsabilità”.
Sempre la Procura di Lodi ha comunicato che i consulenti, che riceveranno il formale incarico lunedì, dovranno svolgere, “al più presto, le attività irripetibili volte a accertare la funzionalità dello scambio e di tutti i dispositivi a esso collegati” riguardo al Frecciarossa deragliato nel Lodigiano.
Gli interrogatori dei cinque dipendenti indagati di disastro colposo, stando a quanto riferisce ‘Ansa’, si terranno nel pomeriggio negli uffici Polfer di Piacenza.
Gli operai hanno tra i 30 e i 40 anni. L’azienda Rfi fornirà loro difensori di fiducia.
Treno deragliato nel Lodigiano: l’appello della famiglia di Cicciù
Uno dei familiari di Giuseppe Cicciù, il macchinista deceduto in seguito al deragliamento del treno Frecciarossa, ha detto ai microfoni del ‘TgR Lombardia’ che la famiglia ha subito “un grande colpo” e che “è dilaniata”.
Poi, il familiare ha lanciato un appello: “Non è la famiglia a chiedere giustizia ma l’Italia intera”.
Le due vittime del deragliamento del treno nel Lodigiano sono il già citato Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo.