Terza ondata e vaccino Covid: la previsione di Pregliasco
Ci sarà una terza ondata di Covid in Italia? La risposta dell'esperto Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, è tornato a parlare della pandemia di coronavirus durante la trasmissione ‘Agorà’ su Rai 3. In merito a una possibile terza ondata, definita “una certezza” da Andrea Crisanti e “naturale” da Ilaria Capua, Fabrizio Pregliasco ha detto: “La terza ondata è ormai un fatto quasi certo“.
L’esperto ha poi aggiunto: “Il problema c’è e dipenderà da noi perché il virus continua la sua azione e cerca tutti i soggetti suscettibili. Quindi dobbiamo proseguire con il contenimento”.
Ancora Pregliasco: “Il numero di morti è ancora incredibile e pesante. Ormai ci siamo quasi abituati a questi numeri, ma in realtà non va per niente bene“.
A proposito della mortalità in Italia, particolarmente alta in confronto a quella di altri paesi, il ricercatore ha spiegato: “Il confronto è sempre complicato, perché le modalità di notifica sono diverse. Dipende dal modo in cui si conteggiano i decessi. Ci sono casi in cui il Covid è la causa determinante e unica e altre volte in cui è un cofattore”.
Vaccino anti Covid: le precisazioni di Pregliasco
Secondo Pregliasco, le precauzioni come le mascherine “dovremo mantenerle finché non arriveremo all’immunità di gregge, che necessita il 60-70% di persone vaccinate” contro il Covid-19.
Sempre sul vaccino anti Covid, l’esperto ha anche dichiarato: “La velocità con cui arriveremo alla immunità di gregge ci renderà più liberi, non liberissimi. Non si può pensare che il vaccino azzeri la diffusione del virus. Rimarrà una quota di soggetti suscettibili e, per questo, bisognerà per tutto il 2020 e 2021 andare avanti con queste precauzioni“.
A proposito della durata della protezione della vaccinazione Pfizer, Pregliasco ha precisato: “I virologi da bar hanno imparato le fasi 1-2-3 della sperimentazione sul vaccino, ma è la fase 4, di farmacovigilanza, che ci permetterà di valutare l’andamento della copertura vaccinale e la sua durata”.
Si tratta, ha proseguito, di “una valutazione di approfondimento delle caratteristiche del vaccino, della sua sicurezza e degli eventi avversi più rari, che fa parte della storia di ogni procedura farmaceutica”
Crisi di governo e dpcm: l’opinione di Pregliasco
Pregliasco ha anche detto che parlare di crisi di governo “non aiuta in una situazione di emergenza come quella attuale”. In questo contesto, ha aggiunto, “un’azione coesa del governo aiuta i cittadini a stringere i denti“.
Secondo Pregliasco, le misure previste dal dpcm per le festività natalizie sono giuste e permettono in parte di “tirare un po’ il fiato” in quella che l’esperto definisce una “lunga maratona”.
Adesso, per il ricercatore, l’imperativo è “portare i contagi giornalieri sotto i 10 mila” in modo da poter ricominciare così il tracciamento.
Pregliasco ha spiegato: “Sarei felice se fossero 5 mila o 7 mila, per poter permettere di nuovo il tracciamento e l’individuazione dei focolai che ora si perdono dal punto di vista del controllo”.