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Terza dose vaccino Covid, Vaia avverte: "Abbiamo un altro problema"

Francesco Vaia, direttore dell'Istituto Spallanzani di Roma, ha spiegato qual è "il problema" in Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Anticorpi monoclonali, terza dose del vaccino anti Covid, Green Pass e obbligo vaccinale: Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus in Italia nel corso di un’intervista concessa a ‘Il Messaggero’.

Anticorpi monoclonali: il punto di Vaia

Sugli anticorpi monoclonali, l’esperto ha spiegato: “Alla fine di questa settimana pubblicheremo i dati sulla sperimentazione in corso allo Spallanzani. La somministrazione degli anticorpi monoclonali, in forma preventiva, sui pazienti immunodepressi assieme alla terza dose può essere la strada giusta per difendere dal Covid-19 chi ha una bassa difesa immunitaria. Per tutti gli altri, bisogna essere rapidi ed efficienti con le dosi booster”.

Terza dose vaccino Covid: l’avvertimento di Vaia

Proprio a proposito della terza dose del vaccino anti Covid, Vaia ha dichiarato: “Concordo con l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato: l’operazione dose aggiuntiva per rinforzare la protezione deve procedere veloce, saranno poi i dati e la ricerca a dire se sarà necessario scendere anche fino ad altre classi di età. Qui, però, abbiamo anche un altro problema: sono ancora troppo numerosi gli italiani che non si sono vaccinati. Giusta la dose booster per gli altri, ma se resta troppo vasta la platea dei non immunizzati, il virus continuerà a circolare e ciò rappresenta un guaio. Mentre diamo le terze dosi, non dobbiamo distrarci dell’obiettivo più importante: vaccinare più persone possibili”. Poi ha aggiunto: “Ne usciamo solo vaccinando coloro che hanno rifiutato l’iniezione”.

Green pass e obbligo vaccinale: la soluzione di Vaia

Su Green pass e obbligo vaccinale, il direttore dello Spallanzani ha detto: “Il Green pass è stato uno strumento molto utile, nella giusta direzione. In Austria hanno proposto che, in caso di aumento dei contagi, il lockdown sia rivolto solo ai non vaccinati: la vedo come una provocazione, ma è una risposta, forse d’istinto, a un problema che esiste. Io dico un’altra cosa: aumentiamo il numero di categorie per cui il vaccino deve essere obbligatorio. Secondo me lo deve diventare per tutti coloro che lavorano a contatto con il pubblico”.

Aumento dei casi in Italia: il commento di Vaia

Infine, sul recente aumento di casi in Italia, Vaia ha puntualizzato: “In parte ce lo dovevamo aspettare a causa dell’incremento dei test per l’introduzione dell’obbligo del Green pass. La situazione è ancora sostenibile, negli ospedali siamo lontani dal sovraffollamento. L’importante, ora, è che chi non l’ha ancora fatto si vaccini”.

Fonte foto: ANSA
Vaccino Covid, terza dose: quando potrebbe essere estesa a tutti

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