Amanda Knox
Tutto quello che c'è da sapere su Amanda Knox, il ruolo nell’omicidio di Meredith Kercher
Il cosiddetto delitto di Perugia, in cui viene uccisa Meredith Kercher, sconvolge l’opinione pubblica di tutto il mondo, non solo quella italiana. Avviene la sera del primo novembre del 2007 e, da quel momento, i nomi di Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede ricorrono periodicamente nelle aule dei tribunali e sulle pagine dei giornali.
Si tratta di una ragazza universitaria, in Italia per l’Erasmus proprio come la sua amica Amanda, trovata morta nella sua abitazione di Perugia a causa di un’emorragia provocata da un oggetto appuntito. L’iter giudiziario ha uno sviluppo lungo e complesso ed è in quegli anni che si conoscono le figure presumibilmente coinvolte. Per concorso in omicidio viene condannato solo Rudy Guede, mentre Knox e Sollecito vengono assolti per non aver commesso il fatto.
La vita di Amanda Knox, prima e dopo il delitto
Classe 1987, Amanda Knox, prima del 2007 è una ragazza universitaria di origini americane che decide di passare l’Erasmus in Italia. Iscritta alla facoltà di letteratura, a Perugia frequenta un corso di italiano. Non tarda a farsi degli amici. Ha la passione per le lingue, i film e il calcio. Conosce Meredith Kercher perché sua compagna di stanza nell’appartamento che diventerà la scena del crimine.
Le vite di Amanda, Raffaele e Rudy – ma soprattutto quella di Meredith stroncata con 47 colpi al collo – cambiano radicalmente una sera di fine 2007. L’omicidio non viene denunciato, ma scoperto dopo la segnalazione di una bomba nelle vicinanze (mai trovata). Saranno due telefonini della vittima a condurre le forze dell’ordine nell’appartamento del delitto.
È proprio davanti alla porta d’ingresso che gli agenti trovano Amanda Knox e Raffaele Sollecito, fidanzati da circa due settimane. I due raccontano di aver trovato la porta aperta e, sospettando un furto, di aver chiamato i carabinieri (che arrivano poco più tardi).
Quando viene ritrovato il corpo senza vita della studentessa inglese, i primi due indagati sono proprio loro. In un secondo momento subentrerà la figura di Rudy Guede, visto scappare da alcuni vicini di casa e arrestato mentre cerca di fuggire in Germania. Tutti e tre vengono condannati per l’omicidio, ma Knox e Sollecito verranno successivamente assolti. Soltanto a Guede viene inflitta la pena di 16 anni di carcere per concorso in omicidio e violenza sessuale, finita di scontare nel 2021.
Amanda Knox, il processo
Inizialmente Knox, Sollecito e Guede vengono condannati rispettivamente a 26, 25 e 16 anni di carcere. Per il terzo, che ricorre al rito abbreviato, la sentenza è definitiva. Gli altri ricorrono in Appello. Questo si conclude con la condanna di Amanda a tre anni per il reato di calunnia, già scontati, ai danni di Patrick Lumumba (riconosciuto estraneo ai fatti); ma con l’assoluzione in formula piena di entrambi per non aver commesso l’omicidio di Meredith Kercher. Ne consegue l’immediata scarcerazione.
Nel 2014 gli avvocati di Raffaele e Amanda chiedono in Cassazione l’annullamento della sentenza senza rinvio. In sostanza si tratta di un’assoluzione e del ripristino della verità emersa durante il processo. A sostegno i legali di Sollecito parlano di contaminazione accidentale, di assenza di prove e dell’impossibilità di poter cancellare le proprie tracce lasciando solo ed esclusivamente quelle di Guede.
Nel 2015 arriva l’assoluzione definitiva con l’annullamento senza rinvio. Viene confermata solo la condanna per calunnia. Secondo i giudici, il “complesso probatorio era talmente contraddittorio” da non poter superare le incongruità e sarebbe “assurdo disporre un nuovo dibattimento potendo contare su indizi così labili”.
Le incongruenze
Non ci sono colpevoli per l’omicidio di Meredith Kercher, se non Guede. Il concorso, però, presuppone che ci siano altri responsabili del delitto. A favore dei due fidanzati c’è la mancanza di tracce biologiche a loro riconducibili nella casa in cui viene trovata la vittima, ci sono invece quelle di Guede. Anche rispetto all’arma del delitto ci sono dei dubbi: le tracce sul coltello trovato a casa di Raffaele Sollecito vengono messe in discussione da diverse perizie successive.
Nella motivazione della sentenza finale si dà una certa responsabilità al clamore mediatico, che avrebbe ostacolato la ricerca della verità. I media vengono accusati di aver accelerato la ricerca di un colpevole da rendere subito pubblico. Un interesse a livello globale che viene usato anche dagli stessi imputati. Amanda Knox infatti è protagonista di diverse interviste e una serie tv su Netflix. Sul caso vengono realizzati due film, diversi documentari e uno spettacolo teatrale. Lei inoltre scrive un libro autobiografico che diventa un best seller.
La realtà, però, è che la vita di una ragazza viene stroncata e nessuno riesce a trovare la verità integrale dei fatti, ne resta una parziale: un condannato in concorso in omicidio, senza che l’altro o gli altri colpevoli siano identificati.
Amanda Knox oggi
Dopo il processo Amanda Knox si rifà una vita a Seattle, la sua città di origine. Lavora come giornalista freelance e collabora con la National Innocence Project, una società che si occupa di errori giudiziari. In seguito ha una relazione con il cantante Colin Sutherland, nel 2016 si fidanza e va a convivere con lo scrittore Christopher Robinson.
Ha una pagina Instagram in cui pubblica momenti della sua nuova quotidianità. È proprio attraverso i social che, nel 2021, rende pubblica la nascita di sua figlia, avvenuta diversi mesi prima. La bimba si chiama Eureka Muse Knox-Robinson. Sul rapporto con il compagno Amanda dice: “Siamo molto uniti. Continuo a dire a Chris che vorrei andare a vivere in un posto dove non debba essere obbligata a rivivere continuamente la peggiore esperienza della mia vita per poter pagare il mutuo”.
Nel 2022 dichiara anche di voler tornare in Italia, un Paese con più diritti. Lo dice all’indomani della sentenza da parte della Corte Suprema americana, per la quale il diritto all’aborto diventa di competenza dei singoli Stati. Al momento vive a Seattle, in una villa del valore di 700 mila dollari. Sul suo patrimonio non si ha alcuna notizia certa.