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Stazioni di polizia cinesi in Italia, è polemica: il ministro Piantedosi annuncia sanzioni, Ue preoccupata

Il ministro Matteo Piantedosi ha sottolineato che le stazioni cinesi in Italia "non sono regolari" e ha annunciato delle possibili sanzioni

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La presenza di “stazioni di polizia cinesi” in Italia scatena il dibattito politico. Secondo quanto emerso nei giorni scorsi, infatti, sul territorio ve ne sarebbero ben 11. Con tali strutture, che dovrebbero essere apparentemente dei semplici uffici burocratici, Pechino riuscirebbe a monitorare la popolazione cinese all’estero. Stazioni che, secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’Intero Matteo Piantedosi, tuttavia non risulterebbero regolari.

Le parole del ministro

“Presso il Dipartimento della pubblica sicurezza non c’è alcuna autorizzazione in ordine all’attività di centri cinesi per il disbrigo di pratiche in Italia” ha sottolineato il ministro Piantedosi, interpellato sul tema delle stazioni cinesi in Italia.

“Assicuro che le forze di polizia, insieme all’intelligence, attueranno un monitoraggio con la massima attenzione, io lo seguirò personalmente e non escludo provvedimenti sanzionatori in caso di illegalità riscontrate”.

La condanna di Von Der Leyen

Riguardo all’apertura a Prato di una presunta stazione di polizia cinese,  ha poi riferito Piantedosi, la polizia “ha immediatamente avviato accertamenti”, dai quali è emerso che lo scorso marzo “un’associazione culturale cinese ha aperto una sorta di sportello per il disbrigo di pratiche amministrative rivolto ai connazionali in Italia“, nonché “un servizio per il rinnovo di patenti cinesi e per le successioni.”

Ad oggi risulta che il centro “non fornisca più questi servizi verso i quali c’è stato peraltro uno scarso interesse, essendo pervenute solo 4 richieste”.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è intervenuta sulla questione, sottolineando essere “profondamente preoccupata da queste notizie sulle stazioni di polizia cinese presenti sotto copertura sul territorio dell’Unione. La Commissione condanna qualunque interferenza sul territorio sovrano degli Stati membri della Ue”, ha dichiarato.

stazionicinesiFonte foto: ANSA
Uno scatto di Chinatown, a Milano

Il rapporto della Ong

A fare il punto della situazione sulle stazioni cinesi in Italia è un recente rapporto dell’ong Safeguard Defenders denominato ‘Patrol & Persuade’ e pubblicato in anteprima per l’Italia dal settimanale ‘L’Espresso’. Alla lista delle 54 “stazioni di polizia cinese” di cui era stato dato conto lo scorso settembre ne sono state aggiunte altre 48, per un totale di 102.

In Italia, Paese con una comunità di oltre 300mila cinesi, come detto sarebbero presenti undici stazioni. Sulla base delle ricerche di Safeguards Defenders sarebbero dislocate tra RomaMilanoBolzanoVeneziaFirenzePrato e in Sicilia.

Nell’ultimo periodo la Cina è stata segnata dalle proteste dei cittadini contro i lockdown e la politica “Covid 0” del governo di Xi Jinping.

Stazioni cinesi Fonte foto: ANSA
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