Stangata sulle bollette di luce e gas nel 2025, chi dovrà affrontare gli aumenti da gennaio
Stangata sulle bollette: sono previsti aumenti nel primo trimestre del 2025 su luce e gas, ecco chi pagherà di più e quanto
Aumenti in vista nel 2025 per le bollette di luce e gas. È prevista infatti una stangata dal 1° gennaio per i 3,4 milioni di clienti vulnerabili che andranno a pagare circa il 18,2% in più sulla tariffa dell’energia elettrica nel prossimo trimestre. Si tratta di una categoria particolare, sono infatti utenti che beneficiano del regime di maggior tutela.
- Le cifre degli aumenti sulle bollette di luce e gas
- La situazione per i clienti vulnerabili
- L’aumento del 2025 e i motivi
Le cifre degli aumenti sulle bollette di luce e gas
L’Arera – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – ha annunciato un rincaro delle bollette di luce e gas nel primo trimestre del 2025. A partire da gennaio, il prezzo dell’energia elettrica sarà di 31,28 centesimi di euro per kilowattora e oltre 3 milioni di clienti si troveranno a dover pagare il 18% in più.
A patire per questo aumento sono i cosiddetti clienti vulnerabili: ossia persone che hanno più di 75 anni, disabili, percettori di bonus sociale, persone che hanno un’apparecchiatura medica salva-vita alimentata a elettricità in casa, che abitano in residenze di emergenza, e che sono rimasti nel servizio di Maggior tutela e non sono passati al mercato libero.
Gli aumenti sulle bollette di luce e gas riguardano il primo trimestre del 2025
La situazione per i clienti vulnerabili
Nonostante tali rincari, queste categorie di persone vulnerabili in Maggior Tutela pagheranno – per l’utente medio – una cifra di 523 euro nel periodo compreso tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025. Una spesa inferiore del 2,1% rispetto allo scorso anno.
Dallo scorso mese di luglio, il servizio di maggior tutela è diventato appannaggio dei soli clienti vulnerabili. Per essi, è l’Arera a regolare le condizioni economiche e contrattuali.
Inoltre, gli stessi potranno chiedere di entrare nel prossimo semestre nel Servizio a Tutele Graduali, il regime provvisorio che durerà fino al 31 marzo 2027 e che offre uno sconto di 113 euro all’anno.
L’aumento del 2025 e i motivi
Crescono i prezzi, vediamo cosa impatta di più – e quanto – sulle cifre pagate dagli utenti. La spesa per l’energia in sé rappresenta il 53,2% del totale della bolletta. A seguire, al 20,1%, c’è il costo per la distribuzione, il trasporto e la gestione del contatore; quindi impattano intorno al 10% della bolletta la spesa per gli oneri di sistema e le imposte e, infine, c’è un 6,6% del totale per la spesa di commercializzazione.
Buona parte dell’incremento del prezzo è dovuto quindi al costo dell’energia elettrica in sé. Sono tanti però i fattori che hanno spinto in su la spese per le bollette. L’aumento è legato anzitutto alle quotazioni del gas ed è riconducibile a quanto succede nel quadro geopolitico.
L’accordo tra Russia e Ucraina per la circolazione del metano per esempio è in scadenza, e non sarà rinnovato in tempo, causa questa che avrà come conseguenza per diversi Paesi il doversi rifornirsi altrove. A questa situazione si aggiunge il consueto rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, correlato a quello del gas naturale. La stangata riguarda per ora il prossimo trimestre ma, secondo le previsioni degli analisti, gli incrementi potrebbero perdurare anche nei mesi successivi.