Spostamenti tra comuni, la decisione di Conte. Cosa succede ora
Sulle limitazioni di spostamento tra comuni a Natale, dovrà esprimersi il Parlamento. Conte invita alla cautela
Dopo le faq del governo, che hanno chiarito alcuni passaggi oscuri circa l’ultimo Dpcm e i divieti imposti dal 21 dicembre al 6 gennaio per contenere l’epidemia di coronavirus in Italia, resta ancora un nodo da sciogliere. Sollecitato dal pressing da parte di opposizione, governatori e sindaci, il governo ha infatti deciso di fare un passo indietro sui limiti di spostamenti tra comuni per il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio.
Conte: “Parlamento è sovrano, ma serve cautela”
In conferenza stampa da Bruxelles, il premier Conte ha infatti dichiarato: “Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto. Il Parlamento è sovrano, ma grande cautela in qualsiasi eccezione”.
Le ipotesi al vaglio sono la possibilità di spostarsi liberamente all’interno delle province oppure tra comuni con non più di 5.000 abitanti. Il provvedimento sarà preso sotto forma di un emendamento sul quale dovrà esprimersi il Parlamento, “assumendosene la responsabilità”.
I ministri contrari all’allentamento delle misure
I ministri Boccia e Speranza sarebbero contrari a un alleggerimento delle misure, così come il viceministro della Salute Sileri. “Chi vuole aprire tutto se ne assuma la responsabilità – ha detto Boccia – il Parlamento è sovrano. Penso che il parere di Speranza sarà sicuramente contrario come il mio se mi dovesse essere chiesto, chi vuole modificare lo faccia assumendosene le responsabilità“.
Il parere di Ippolito
Sulla decisione saranno comunque chiamati ad esprimersi gli esperti del Cts. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani e membro del Cts, ha detto durante un intervento ad Agorà su Rai 3: “Ogni apertura è rischiosa” ma “ci vuole buon senso”.
“Se il governo fa la scelta di venire incontro ad alcune richieste che stanno arrivando – ha sottolineato Ippolito – deve anche stabilire dei limiti. Perché se non si mette un limite di spostamento sarà un rischio di ‘liberi tutti'”. Un rischio che potrebbe facilmente condurre a un nuovo incremento di contagi e morti.
“Attraversare l’Italia per andare a vedere i genitori anziani non è una buona idea – ha aggiunto Ippolito – mentre spostarsi di pochi km è un’altra cosa. Ci vuole buon senso, dobbiamo definire una strategia e accettarla”.