Covid, nuovo monitoraggio dell'Iss: "Rischio alto in 5 regioni"
L'ultimo monitoraggio dell'Iss rileva un calo dei ricoveri in terapia intensiva, ma registra anche la presenza di 5 regioni ancora ad alto rischio
L’Istituto superiore di sanità ha pubblicato un nuovo report sull’andamento della diffusione del coronavirus in Italia. Il documento, che si sofferma sui dati del periodo tra il 18 novembre e il 1° dicembre, sostiene che la situazione sia in miglioramento, nonostante la circolazione del virus resti sostenuta in tutte le regioni: 16 di queste, inoltre, superano la soglia critica per quel che riguarda la forza del loro impatto su tutto il Servizio sanitario nazionale.
Monitoraggio Iss, a che punto è l’Rt
Il report sostiene che, dal 18 novembre al 1° dicembre, l’Rt medio calcolato dall’Iss sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 (il range calcolato va dallo 0,76 allo 0,91). Rt inferiore a 1 in 20 tra Regioni e Province autonome.
Ci sarebbero però 5 territori a rischio alto tra Regioni e Province autonome:
- Emilia-Romagna
- Provincia autonoma di Trento
- Puglia
- Sardegna
- Veneto
Di queste, Puglia e Sardegna sono state classificate a rischio alto per tre o più settimane consecutive, e “questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale” recita la nota dell’Iss.
Le altre regioni sono classificate a rischio moderato (14) o a rischio basso (2, Basilicata e Molise).
Monitoraggio Iss, il problema dell’incidenza
Se da una parte il numero di persone ricoverate in terapia intensiva risulta in fase calante (3.663 il 1° dicembre, 3.345 l’8 dicembre), dall’altra è sceso anche il numero di persone ricoverate in aree mediche (da 32.811 a 30.081)
Tuttavia, il tasso di occupazione dei posti letto è oltre la soglia critica in 16 tra Regioni e Province autonome.
Problematica anche l’incidenza, “troppo elevata per permettere una gestione sostenibile, pertanto è necessario mantenere” le attuali restrizioni per tenere “i livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale”, è scritto nel report.
Il dato dell’incidenza dei casi citato da Brusaferro di 193 per 100mila abitanti si riferisce agli ultimi 7 giorni, secondo i dati dell’ultimo monitoraggio. Il dato è ancora alto nonostante, sottolinea l’Iss, ci sia una diminuzione significativa dell’incidenza a livello nazionale (454,70 per 100 mila abitanti tra il 30 novembre e il 6 dicembre contro il 590,65 tra il 23 novembre e il 29 novembre).