Spostamenti tra regioni, regole diverse: l'annuncio di Toti
I governatori si preparano al possibile via libera agli spostamenti tra regioni diverse a partire dal 3 giugno
In attesa della decisione definitiva del governo sul via libera agli spostamenti tra regioni dal 3 giugno, i governatori dei vari territori hanno già iniziato a preparare un piano per affrontare questa preannunciata novità. Il nodo attuale riguarda l’ok agli spostamenti dalla Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus, ma l’attenzione è puntata anche su Piemonte e Emilia Romagna.
Spostamenti tra regioni: la posizione della Liguria
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha annunciato in alcune dichiarazioni riportate dal ‘Corriere della Sera’ che “in Liguria si è pronti ad accogliere i lombardi“.
Toti ha spiegato: “In Liguria molti lombardi hanno le seconde case, il turismo da noi vale il 20% del Pil ed è impossibile parlare di turismo senza passaggio interregionale. La decisione spetterà al Governo, ma non credo si possa tenere il Paese chiuso oltre il 3 giugno. Senza la Lombardia tutto il Paese, non solo la Liguria, non va da nessuna parte”.
Spostamenti tra regioni: la posizione della Sardegna
Il governatore della Sardegna Christian Solinas ha dichiarato: “Anche la Sardegna vuole spalancare le porte a tutti. Quest’estate, però, oltre alle ben note bellezze paesaggistiche, offriremo anche una sicurezza sanitaria di livello maggiore rispetto che altrove”.
Il presidente sardo ha spiegato: “Noi chiediamo che i viaggiatori certifichino prima di partire la propria negatività al virus. In modo semplice e senza costi proibitivi, che poi comunque rimborseremo, le persone dovrebbero poter fare nei laboratori della propria città o dal proprio medico di famiglia dei test che siano validati poi dalle autorità sanitarie. Ora sta al governo fare la sua parte e semplificare l’accesso ai test. Se ciò verrà fatto, sarà poco rilevante che si arrivi da questa o quella regione”.
Solinas ha pronto anche un piano B per porti e aeroporti: “Utilizzeremo un’app per la registrazione degli ingressi, un questionario epidemiologico per l’accesso e un’autocertificazione, oltre che gli ordinari controlli sulla temperatura”.
Spostamenti tra regioni: la posizione della Sicilia
Anche la Sicilia, nella persona del governatore Nello Musumeci, sta valutando “l’ipotesi di un passaporto sanitario“.
Il presidente siciliano ha detto che la decisione sarà presa “in seno alla Conferenza delle Regioni”, convocata per venerdì 29 maggio.
Spostamenti tra regioni: la posizione della Campania
Dall’entourage del governatore della Campania Vincenzo De Luca hanno fatto sapere che “anche per la Campania il turismo è una componente fondamentale del Pil”, ma anche che “da quando è scattata la fase 2, sono stati contati almeno 30 mila rientri dal Nord e in tanti avevano la febbre”.
De Luca, che ha già detto stop alla movida, ha fatto sapere che la decisione in Campania sugli spostamenti tra regioni sarà presa “il 2 giugno” in base ai dati.
Come si legge sul ‘Corriere della Sera’, però, in Campania si profila all’orizzonte una “vigilanza attiva“: chi arriverà con la febbre, finirà in quarantena.