Speranza: "Covid problema ancora aperto, basta occhiolini a no vax. A scuola senza mascherine, poi si vedrà"
Il ministro della Salute avverte tutti in vista dei prossimi mesi che, con l'arrivo dell'autunno e dell'inverno, si prospettano difficili
La pandemia da Covid-19 è tutt’altro che alle spalle, anche se i numeri degli ultimi giorni si sono stabilizzati e i bollettini su casi e decessi sono in diminuzione rispetto a quelli delle ultime settimane. A lanciare l’allarme, ancora una volta, è il ministro della Salute Roberto Speranza, che nel corso di un’intervista radiofonica a Rtl ha invitato gli italiani a non abbassare la guardia in vista dell’autunno e dell’inverno.
Il messaggio di Speranza sul Covid
La preoccupazione del ministero Speranza sul Covid è legato al rialzo dei contagi che da due anni arriva puntualmente dopo l’estate. A Rtl, infatti, il ministro ha sottolineato che “l’autunno e l’inverno sono tradizionalmente i mesi più difficili” per il contenimento della pandemia e “i vaccini che abbiamo già oggi sono assolutamente efficaci”.
Ecco quindi che è importante invogliare gli anziani e i fragili a tornare alla vaccinazione: “Il mio appello alle persone sopra i sessant’anni o alle persone fragili è di prenotare subito un’ulteriore dose di vaccino in vista dei mesi più complicati”.
Il ministro della Salute Roberto Speranza
La critica a Meloni e Salvini
Nel corso dell’intervista rilasciata ai microfoni di Rtl, il ministro Speranza ha anche mandato un chiaro messaggio a Matteo Salvini e Giorgia Meloni che negli ultimi giorni avevano avvolto la campagna vaccinale in un velo di ambiguità.
“Dobbiamo considerare che qualsiasi cosa accada dopo il 25 settembre, il Paese continuerà sulla linea del rispetto dell’evidenza scientifica, non possiamo permetterci errori su una materia così delicata” ha detto Speranza, che ha poi ribadito: “Faccio appello a tutti i leader di dire che dopo il 26/9 si continua con la stessa determinazione nella campagna di vaccinazione. Chiedo a tutti di dirlo, anche – ha affermato – alle forze politiche dove ci sono stati elementi di ambiguità”.
La scelta delle mascherine a scuola
A chi invece ha ancora dubbi sul ritorno dietro i banchi di scuola, il ministro ha sottolineato: “Alla partenza sicuramente la mascherina non sarà obbligatoria, poi si valuterà il quadro epidemiologico passo dopo passo”.
L’auspicio, ha spiegato Speranza, è che “si possa utilizzare il tema della raccomandazione e della responsabilità individuale rispetto all’obbligo”. “Sarei un po’ più cauto nel dire no mascherina” ha detto.