SONDAGGIO - Maternità surrogata reato universale, coppia italiana fermata in Argentina: giusto processarla?

Una coppia di cittadini italiani è stata fermata in Argentina, all’aeroporto di Buenos Aires, mentre cercavano di tornare in Italia con una neonata frutto di una maternità surrogata.

La notizia è stata lanciata dal quotidiano La Nacion mercoledì 30 ottobre: due uomini, dopo il fermo avvenuto venerdì 25 ottobre, ha ammesso alle autorità di aver concordato la gravidanza con una donna originaria della città di Rosario. 

Uno dei due fermati sarebbe un oncologo di Padova, come riferito da Adnkronos.

Secondo l’accordo preso con la donna argentina, la bambina, nata il 10 ottobre in una clinica di Buenos Aires, sarebbe poi stata cresciuta in Italia dalla coppia.

Il funzionario argentino che lavora sul caso – citato dall’Ansa – ha dichiarato che lì “la materia non è regolamentata” e che “non è ancora chiaro di quale reato si tratti o chi sia il responsabile“.

Ne mirino degli inquirenti, però, non ci sarebbero i due cittadini italiani, per i quali è stato comunque decretato il divieto di lasciare il Paese, né la madre della bambina: i tre sarebbero considerati piuttosto vittime di un’organizzazione che sfrutta le necessità di donne in situazione di estrema vulnerabilità e di persone che desiderano avere un figlio.

Dal 16 ottobre il Parlamento italiano considera la maternità surrogata un reato universale (al pari di tortura, genocidio, riduzione in schiavitù, crimini contro l’umanità): la coppia quindi rischia quindi l’apertura di un procedimento penale anche in Italia.

Voi che ne pensate? La coppia andrebbe punita?

Dite la vostra partecipando al sondaggio (vi ricordiamo che il nostro rilevamento non si basa su un metodo scientifico e non ha la pretesa di essere attendibile né di orientare l’opinione degli italiani. Ogni utente può liberamente cliccare sulle singole voci del quesito solo una volta).

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Fonte foto: IPA