Scuola, monobanco costa 300 euro: polemica, dubbi in Parlamento
Chiesti dal ministero 3 milioni di banchi monoposto. Spesa stimata, circa 2 miliardi di euro. Un'interrogazione parlamentare cerca di fare chiarezza
Continuano i lavori per far sì che a settembre le scuole possano riaprire in sicurezza e garantire la tutela necessaria agli alunni. Della gara sui mono banchi “se ne sta occupando il commissario Arcuri, la gara partirà molto, molto presto”. Come riporta l’Ansa, lo ha spiegato la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a margine della sua visita all’istituto comprensivo Riccardo Massa di Milano, prima di partecipare al Tavolo regionale sulla ripresa. “I banchi sono singoli e al momento sono quelli che ci garantiranno maggiore distanziamento ma in futuro permetteranno l’avvicinamento, cioè di avere una innovazione didattica che permette agli studenti di lavorare in gruppo – ha aggiunto -. Quanti ne servono? Stiamo facendo le rilevazioni, le abbiamo fatte prima con l’ufficio scolastico regionale. E adesso anche con i dirigenti scolastici. Stiamo distinguendo per la scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado”.
Tra mercoledì e giovedì il supercommissario Domenico Arcuri pubblicherà i dettagli del bando sui banchi monoposto che dovranno essere spediti nelle scuole per la ripartenza di settembre.
Il ministero dell’Istruzione ne ha richiesti circa tre milioni. Si tratta di banchi rivoluzionari, colorati e con ruote. Costo: 300 euro cadauno. Totale della spesa prevista circa 2 miliardi di euro.
Nel frattempo, come riporta il Corriere della Sera, non sono pochi i dirigenti scolastici che rumoreggiano perché preferiscono l’arredo classico delle aule e in particolare i banchi in legno che hanno una spesa assai inferiore (50 euro).
Sulla questione dell’acquisto dei suddetti banchi monouso e del tema generale ‘ripartenza scuola’, Matteo Richetti, senatore di Azione, ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata proprio alla ministra Azzolina.
Nel testo, oltre alla richiesta “di evitare ogni possibile slittamento dell’avvio della ripresa dell’attività scolastiche oltre settembre”, si pongono una serie di quesiti alla Azzolina che vertono proprio sui banchi scolastici.
“Quali sono i criteri che hanno condotto alle scelte delle sedie e per quante scuole saranno acquistate?”.
E ancora: “Per quale motivo le sedie acquistate costano il doppio di una sedia similare in vendita online? E’ stata bandita una gara per l’acquisto delle sedie? Se sì, cosa è stato chiesto ai partecipanti, quali erano i requisiti?”. Domande che sono in attesa di risposta
Scuola, indetta una gara per l’acquisto di 3 milioni di banchi
È stata indetta, da parte del Commissario per l’emergenza Domencio Arcuri, una gara pubblica europea per l’acquisto di un massimo di 3 milioni di banchi per consentire la riapertura delle scuole a settembre. La gara, come riporta Ansa, prevede la fornitura fino a 1,5 milioni di banchi monouso tradizionali e fino a 1,5 milioni di banchi di tipo più innovativo.
Tra i criteri anche il prezzo di acquisto per le due tipologie di banchi. La scadenza per il bando, richiesto dalla ministra Azzolina, è prevista per il 30 di luglio, i contratti dovranno essere firmati entro il 7 agosto e l’azienda che si aggiudicherà la gara dovrà assicurare la consegna dei banchi entro il 31 agosto.
Lucia Azzolina: “La temperatura va misurata a casa”
“Noi contiamo sulla responsabilità a casa delle famiglie. Se un bambino è già malato a casa e ha la febbre non abbiamo bisogno di mandarlo sull’autobus. Quindi la misurazione va fatta a casa, poi ogni scuola nella sua autonomia può organizzarsi come crede”. Lo ha ribadito la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, come riportato dall’Ansa.
Alla domanda se crede che ogni famiglia possa misurare la febbre a casa, la ministra ha risposto: “Abbiamo dato soldi alle scuole a sufficienza per fare anche questo laddove fosse necessario. Però credo che un termometro a casa ce l’abbiano quasi tutti se non tutti”.