Scuola, Conte fa il primo bilancio: novità su mascherine e banchi
Quante mascherine e quanti banchi sono stati distribuiti: il bilancio del primo giorno di scuola in Italia dopo sette mesi di stop
Con il rientro a scuola per milioni di studenti italiani dopo sette mesi di stop è tempo di bilanci per il premier Giuseppe Conte, che ha incontrato i ministri per fare il punto della situazione. “Si è preso atto, con soddisfazione, che la scuola è ripartita e che le attività scolastiche sono riprese in modo ordinato, nel rispetto delle regole sanitarie – ha fatto sapere palazzo Chigi in una nota -. Sono stati affrontati tutti i vari nodi relativi all’organizzazione e alla ripartenza della scuola, dai trasporti alle modalità di ingresso e uscita dagli istituti scolastici, dalla fornitura di banchi e mascherine fino alle questioni più strutturali che riguardano il mondo scolastico”.
Scuola, quante mascherine sono state distribuite
Al termine del vertice sulla scuola, Palazzo Chigi ha fornito anche i dati aggiornati per quanto riguarda i materiali distribuiti nelle aule: “Ad oggi sono state fornite gratuitamente 136 milioni di mascherine chirurgiche nelle scuole di tutta Italia e, inoltre, 445mila litri di gel igienizzante”.
“Ogni giorno – si legge ancora nella nota riportata da Ansa – verrà assicurata la distribuzione gratuita di una mascherina chirurgica ad ogni studente. La distribuzione proseguirà con cadenza settimanale. Lo sforzo compiuto è imponente e assicurerà le condizioni di sicurezza per tutti gli studenti”.
Banchi di scuola, le novità sulle forniture
“Anche la fornitura dei banchi monoposto e delle sedute innovative procede senza sosta – si legge nel testo diffuso da palazzo Chigi -. In dieci giorni sono stati messi a disposizione 200 mila banchi, pari alla stessa quantità che ordinariamente viene prodotta in Italia in un anno intero”.
“Entro fine ottobre saranno distribuiti agli istituti scolastici 2 milioni di banchi monoposto e 400mila sedute innovative – si legge ancora -. In questo modo verranno soddisfatte le richieste pervenute, anche di quelle Regioni che hanno richiesto sino al 70% del ricambio degli arredi scolastici”.