Didattica a distanza: scontro tra Governo e Regioni sulla scuola
La ministra Lucia Azzolina contro la didattica a distanza: "La scuola ha già contribuito, ora si agisca su altri settori"
È scontro tra la ministra della Scuola e i governatori al vertice tra Governo e territori per decidere la linea del nuovo Dpcm, che potrebbe prevedere il coprifuoco per la movida e nuove limitazioni per gli studenti e i mezzi di trasporto. Inamovibile Lucia Azzolina, che non avrebbe accolto le richieste dei presidenti di Regione.
Giovanni Toti, governatore della Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, ha dichiarato all’Ansa che gli amministratori hanno chiesto all’esecutivo “più didattica a distanza a rotazione per i ragazzi degli ultimi anni” e con ingressi scaglionati per gli altri, “per alleggerire i mezzi di trasporto”.
La ministra Lucia Azzolina ha invece ribadito che “la scuola in presenza è fondamentale per tutti, dai più piccoli all’ultimo anno del secondo grado”, spiegando che per le superiore una parte di didattica a distanza “è già presente”.
Secondo quanto riporta l’Ansa, nel nuovo Dpcm prevarrebbe quindi la linea del Miur, con nessuna nuova misura generalizzata e la possibilità di organizzare interventi mirati d’intesa con dirigenti scolastici e famiglie. La scuola ha “già contribuito a decongestionare i trasporti. Ora si agisca anche su altri settori“, ha sottolineato Lucia Azzolina.