Sanremo 2025 tra i casi Emis Killa e Giorgia, Carlo Conti fa il pompiere: "Niente guerra nelle canzoni"
Sanremo 2025 e le polemiche: da Emis Killa, Giorgia e la scelta dei brani. Carlo Conti si spiega. Tutte le novità del Festival
Sanremo 2025 non è ancora iniziato, ma come ogni anno non mancano i drammi per tenere impegnato il pubblico nell’attesa della prima serata. Sembrano risolti almeno due casi: il contratto con la Tim di Giorgia e la presenza di Emis Killa in gara. Carlo Conti spegne le critiche e conferma che le canzoni dei big saranno incentrate sul “microcosmo” umano e non sui fatti del mondo.
Il caso Emis Killa
Tanti i drammi che hanno accompagnato le settimane precedenti al festival della musica italiana. Sanremo 2025 non è ancora iniziato, ma sappiamo già che sarà frizzante. Tra Fedez e Tony Effe, il caso di Giorgia e il più complesso nodo di Emis Killa in gara. Cosa sta succedendo?
In un’inchiesta della Procura di Milano emergono relazioni tra il mondo del calcio e il mondo della musica. In particolare, Luca Lucci (ex capo ultrà della Curva Sud) e Fedez, ma anche Lazza, Gué Pequeno, Tony Effe ed Emis Killa.
Fonte foto: ANSA
Carlo Conti si è espresso sul coinvolgimento del nome del rapper nelle carte dell’inchiesta. La polemica per il direttore artistico sembra non sussistere, perché secondo lui non è suo compito controllare di chi sia socio ogni partecipante al festival. “Io non faccio il giudice, io ho scelto la canzone. Quella di Emis Killa, come quella di Fedez e Tony Effe, è meritevole di essere all’Ariston”, ha spiegato, chiudendo apparentemente, per il momento, la questione.
Giorgia e lo sponsor del Festival
Ancora, il caso Giorgia. Il rischio conflitto di interessi sembra sfatato. La cantante, infatti, aveva un contratto da testimonial con la Tim, che sarà anche sponsor del festival.
Conti ci tiene a specificare che il contratto di Giorgia è scaduto il 15 gennaio e che quindi non ci sono più problemi.
Inoltre, Giorgia non sarà presente negli spot durante il festival. “Non potevano non ammetterla perché è stata testimone di un’azienda che in quei giorni stava trattando per rientrare nel festival”, ha aggiunto il direttore artistico per chiarire i motivi della decisione.
Niente guerre: canzoni sul “microcosmo”
Infine, uno dei temi più controversi: ovvero la possibilità che Carlo Conti, come direttore artistico, abbia influenzato gli artisti in gara a non presentare brani che trattassero di attualità.
Fin dal primo momento è stato cristallino nell’affermare che il Festival di Sanremo 2025 sarebbe stato meno all’insegna di grandi temi e sarebbe tornato a parlare del microcosmo umano, ovvero emozioni e sentimenti.
Quindi no, non ci saranno canzoni a tema conflitti e ci saranno molti meno monologhi, per far spazio alla musica. Conti ci tiene però a specificare che anche se non ci sono brani a tema guerra, ma non è detto che non se ne parlerà. “Sono stati gli artisti a decidere il contenuto delle canzoni, a voler parlare di rapporti personali o interpersonali, forse anche per sfuggire da ciò che di gravissimo succede intorno a noi”, ha concluso.
