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Saman Abbas, il padre confessa l'omicidio della figlia 18enne: le sue dichiarazioni che svoltano il caso

Shabbar Abbas, il padre della 18enne Saman scomparsa da Novellara il 30 aprile 2021, avrebbe confessato di aver ucciso la figlia: è stato intercettato

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Potrebbe essere arrivata la svolta nel caso di Saman Abbas, scomparsa da Novellara oltre un anno fa. Intercettato, il padre della 18enne avrebbe ammesso di aver ucciso la figlia: l’uomo è attualmente latitante, mentre in carcere ci sono lo zio e due cugini.

Il padre di Saman ha confessato l’omicidio

L’intercettazione, emerse nella mattinata di venerdì 23 settembre e riportata da Ansa, risale ad un mese dopo la scomparsa di Saman Abbas. Sparita nel nulla il 30 aprile 2021, da subito gli inquirenti hanno sospettato della famiglia della 18enne.

Ad alimentare i dubbi, la fuga in Pakistan dei genitori della 18enne, Shabbar AbbasNazia Shaheen. Proprio il padre, l’8 giugno 2021, avrebbe confessato l’omicidio parlando al telefono con un parente. La conversazione è agli atti del processo, in programma per febbraio 2023.

Nomanhulaq Nomanhulaq, cugino di Saman Abbas estradato in Italia e indagato per il presunto omicidio

Nella stessa, l’uomo avrebbe detto: “Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno”.

Cosa ha detto il padre dopo la fuga in Pakistan

Secondo quanto riportato, Shabbar Abbas nella telefonata avrebbe dichiarato che per lui la dignità degli altri non è più importante della sua. A riferirlo sarebbe stato il familiare che ha ricevuto la telefonata, sentito dai carabinieri il 25 giugno 2021.

“Io sono già rovinato – gli avrebbe detto – avete parlato di me in giro, non lascerò in pace la vostra famiglia”. Dopo la minaccia, avrebbe di nuovo aggiunto: “Io sono già morto, l’ho uccisa io, l’ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l’abbiamo uccisa”.

Non viene specificato chi sia quel “noi”, ma gli inquirenti sono convinti del quadro indiziario nei confronti di altri tre familiari: lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq sono stati tutti arrestati mentre si trovavano all’estero e a febbraio andranno a processo a Reggio Emilia.

Il caso della 18enne di Novellara

Nonostante non sia mai stato trovato il corpo – le ultime notizie in tal senso riguardano un ritrovamento di ossa a Maranello che si pensava potessero essere della giovane – gli inquirenti hanno quasi da subito trattato il caso di Saman Abbas come un omicidio.

Uno commesso dagli stessi familiari, furiosi con la 18enne di origini pakistane perché avrebbe rifiutato un matrimonio combinato con un cugino deciso dai genitori, tuttora latitanti in Pakistan.

Lei, invece, avrebbe voluto fuggire con il fidanzato, un connazionale inviso alla famiglia. Saman era stata anche collocata in una comunità protetta, ma una volta tornata a casa intenzionata a prendere i documenti per scappare, sarebbe stata uccisa da genitori, zio e cugini e nascosta chissà dove.

Fonte foto: ANSA

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