Salvini indagato su caso Gregoretti: Di Maio svela la mossa M5S
Il capo politico M5S Di Maio ha annunciato il voto favorevole all'autorizzazione a procedere contro Salvini
Il Movimento 5 Stelle prende posizione sul caso Gregoretti che vede protagonista il leader della Lega ed ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, finito nel registro degli indagati. Nel corso delle registrazioni di ‘Porta a Porta’, il capo politico M5S Luigi Di Maio ha annunciato il voto favorevole all’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex alleato di governo.
Il leader M5S ha spiegato in alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’: “Quando bloccammo la Diciotti era perché non si ridistribuivano i migranti. Il blocco della Gregoretti non fu un’azione decisa dal governo perché allora la redistribuzione era stata decisa: fu un’azione personale del Ministro. Voteremo contro l’interesse pubblico perché è questa la dizione”.
“Qua non si tratta di fare o no un favore a qualcuno“, ha aggiunto Luigi Di Maio.
Il capo politico M5S ha poi detto: “Noi a gennaio o febbraio di quest’anno saremo chiamati a riconoscere l’interesse pubblico prevalente a bloccare una nave. Ma stiamo parlando di una nave bloccata a luglio quando gli altri paesi europei che venivano chiamati si offrivano per la redistribuzione dei migranti”.
Uscendo dagli studi di ‘Porta a Porta’, Di Maio ha poi dichiarato: “Il caso Diciotti fu un atto di governo perché l’Unione Europea non rispondeva e servì ad avere una reazione, che poi arrivò”.
Il leader M5S ha aggiunto: “Quello della Gregoretti, dopo un anno, fu invece un atto di propaganda, perché il meccanismo di redistribuzione era già rodato e i migranti venivano redistribuiti in altri Paesi Ue”.
Di Maio ha spiegato: “È questa la differenza enorme tra i due casi, la differenza enorme tra la realtà e la bugia”.
Caso Gregoretti, la reazione della Lega all’annuncio di Di Maio
Il deputato leghista ed ex sottosegretario al Viminale Nicola Molteni, come riporta ‘Ansa’, ha commentato così le parole di Di Maio: “Il commento di Di Maio alla vicenda Gregoretti è da piccolo uomo. Più che l’onore poté la poltrona”.
Su ‘Twitter’, Matteo Salvini ha scritto: “Rischio processo e galera per aver protetto i confini della Patria. Sono sereno e la serenità mi è data anche dall’affetto delle persone che incontro ogni giorno che mi esortano ad andare avanti, a filare dritto per difendere l’Italia”.
Presente a Roma per un evento di Confapi, Salvini, nelle scorse ore, prima delle dichiarazioni di Di Maio, si era sfogato: “È una vergogna. Vorrei sapere quanto queste indagini costano al popolo italiano, quanto costano gli uomini ed il tempo sottratti alle indagini vere su criminali veri”.
Ancora Salvini: “Il fatto che io rischi anni di carcere per aver difeso i confini del mio paese mi fa dire che in Italia c’è un problema”.
Secondo quanto appreso da ‘Ansa’, intanto, la Giunta per le Immunità del Senato è convocata domani alle 13.30 con all’ordine del giorno il caso Salvini-Gregoretti.
L’annuncio di Di Maio sul caso Lannutti
Sempre a ‘Porta a Porta’, Luigi Di Maio ha annunciato che il candidato M5S alla presidenza della Commissione banche Elio Lannutti “si è detto disponibile a un passo di lato”.
Il capo politico M5S ha poi ricordato la rosa di nomi votata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle: “Dopo Lannutti, per la presidenza credo in ordine ci fossero i deputati Alvise Maniero e Carla Ruocco”.