Salvini e la Lega vogliono l'Italia fuori dall'Oms, presentata la proposta di legge come Trump negli Usa
Matteo Salvini annuncia un disegno legge presentato dalla Lega per fare uscire l'Italia dall'Oms: proposta illustrata dai parlamentari Borghi e Bagnai
Matteo Salvini vuole fare uscire l’Italia dall’Oms. Il vicepremier ha annunciato l’intenzione di seguire le orme del presidente Usa Donald Trump che, tra i primi provvedimenti firmati a poche ore dal suo insediamento, ha ritirato gli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Una mossa piaciuta al segretario della Lega, tanto da far presentare al Caroccio una proposta di legge in Parlamento per fare lo stesso anche nel nostro Paese.
Il ritiro dell’Italia dall’Oms
Il ddl è stato annunciato in conferenza stampa alla Camera dal senatore Claudio Borghi e dal deputato Alberto Bagnai.
I due parlamentari della Lega hanno motivato la decisione definendo l’Oms come un “carrozzone controllato da un privato, Bill Gates” che più che “aiutare il mondo, aiuta solo quelli che ci lavorano’’.
“Abbiamo depositato un emendamento al decreto milleproroghe, ma oggi depositiamo anche un disegno di legge al Senato per l’abrogazione del decreto che ci lega all’Oms. Faremo di tutto perché sia calendarizzato al più presto e mi auguro che con alleati ci sia condivisione’” ha dichiarato Borghi.
Il post di Matteo Salvini
A fare eco alla proposta è stato lo stesso Matteo Salvini, lanciando sul suo profilo social l’iniziativa leghista, sostenendo che “l’Italia non deve più avere a che fare con un centro di potere sovranazionale – profumatamente finanziato dai contribuenti italiani – che va a braccetto con le multinazionali del farmaco”.
“Usiamo quei 100 milioni per sostenere i malati in Italia e finanziare i nostri ospedali e medici!” ha aggiunto il vicepremier.
La proposta della Lega
In conferenza stampa, Bagnai e Borghi hanno accusato l’Oms di usare “un terzo del bilancio per stipendi del personale e durante la pandemia ha gestito la comunicazione in modo schizofrenico e non compatibile con il coordinamento del contrasto a fenomeni così complessi”.
Secondo i due parlamentari leghisti sarebbe il momento di interrogarsi “sul senso di continuare ad adottare modelli di cooperazione che manifestano evidenti limiti e su una governance multilaterale che in alcune circostanze si qualifica come sportello unico del lobbista”.
Nella pratica, il Carroccio punta all’abrogazione del decreto legislativo del 1947 con cui l’Italia è entrata a far parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità, tirando in ballo anche gli alleati, con i quali sull’Oms ci sarebbe da tempo un confronto.
Le reazioni
Sulla proposta, Borghi ha chiamato in causa anche le opposizioni, ma le prime risposte non andrebbero verso la condivisione a cui il senatore si appella in nome dell’atlantismo.
La deputata Pd Ilaria Malvasi, componente della commissione affari sociali della camera, ha definito l’uscita dell’Italia dall’Oms come “inquietante“, mentre il co-co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs, Angelo Bonelli, ha bocciato la proposta come “idea folle”.
Reazioni contrarie anche dai medici, in particolare dall’infettivologo Matteo Bassetti che ha commentato il ddl come “boutade elettorale”, al pari dell’epidemiologo Luigi Lopalco, secondo cui la proposta “non ha molto senso e ha anche dei connotati comici“.
