Salvini attacca Tavares e Stellantis per la crisi delle auto: lo sfogo del ministro dopo le parole del Ceo
Durissima la replica di Matteo Salvini a Carlos Tavares che era tornato a chiedere incentivi pubblici per sostenere le vendite delle auto Stellantis
Matteo Salvini spara a zero su Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, in occasione dell’inaugurazione delle nuove stazioni della metro M4 di Milano: Tavares “dovrebbe chiedere scusa” per come ha gestito negli ultimi anni il settore dell’auto made in Italy, ha attaccato Salvini.
Da Salvini attacco frontale a Tavares
“Il settore è in crisi anche per colpa sua“, ha commentato il ministro delle Infrastrutture nel corso di un durissimo attacco a Tavares. “L’amministratore delegato di Stellantis dovrebbe vergognarsi e chieder scusa“.
“Non è più in condizioni di chieder niente per come hanno mal gestito e male amministrato un’azienda storica italiana. L’amministratore delegato e la dirigenza di Stellantis dovrebbero chiedere scusa agli operai, agli ingegneri, ai tecnici, agli italiani e alla storia dell’auto italiana” come Fiat, ha ribadito Salvini durante l’inaugurazione della metro M4 riferendosi all’audizione del manager in Parlamento di venerdì 11 ottobre.
Carlos Tavares, Ceo del Gruppo Stellantis.
Tavares era tornato a chiedere incentivi alla politica italiana, come già fatto in altre occasioni nel corso del 2024. Contro Tavares anche il presidente di Confindustria Emanuele Orsini: “Abbiamo bisogno che le produzioni in Italia vengano mantenute e chiedere ulteriori incentivi mi sembra onestamente una pazzia”, ha dichiarato a margine del convegno dei giovani imprenditori a Capri.
Le richieste di Tavares alla politica
“Perché non vendiamo auto elettriche in Italia? Perché costano troppo. Dobbiamo renderle accessibili con incentivi e sussidi“, aveva detto Carlos Tavares in audizione alle Commissioni Attività produttive di Camera e Senato.
Da una parte c’è Stellantis che invoca nuovi incentivi, dall’altra parte c’è il governo che, a causa delle poche risorse disponibili, non intende predisporre nuove misure. In mezzo ci sono migliaia di operai Stellantis che in Italia rischiano il posto di lavoro.
“Non chiediamo soldi per noi – ha specificato Tavares – chiediamo aiuto per i vostri cittadini perché possano permettersi di comprare questi veicoli. Il sostegno serve a rendere accessibili agli italiani i nuovi modelli”.
La concorrenza cinese
Il nodo della questione riguarda i veicoli cinesi che “costano il 30% in meno dei nostri” e “questo non fa che aumentare la pressione sull’industria automobilistica”, ha lamentato Tavares. Ma non solo: la situazione è complicata anche dagli alti costi dell’energia in Italia.