Matteo Salvini, pesante accusa sul 5G: la replica di Patuanelli
Il botta e risposta tra il leader della Lega e il ministro per lo Sviluppo Economico
Il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso di un incontro a Bormio Terme, in provincia di Sondrio, ha sferrato nuovi attacchi ai suoi rivali politici. Queste le sue parole, riportate da ‘Ansa’: “Io ci metto l’anima perché nel 2020 gli italiani tornino a dire la loro. Hanno detto che io sarei un dittatore. Hanno scritto di tutto sui giornali. Sono l’unico dittatore sfigato che chiede il voto“.
Ancora Salvini: “Noi siamo l’unico Paese al mondo dove facciamo manifestazioni di piazza e inchieste giornalistiche sull’opposizione”.
Poi ha ironizzato: “Ma perché vai in piazza contro un partito che sta all’opposizione? Perché mi sta sulle balle e non voglio che vadano al governo”.
L’attacco più duro è arrivato sul 5G: “Il mondo passa attraverso la tecnologia e anche qua lo scontro sarà tra i Paesi del Patto Atlantico e la Cina e le dittature varie. Quando il signor Grillo entra ed esce dall’ambasciata cinese, avanti e indietro, e quando il ministro dello Sviluppo economico dice sui telefonini, sul Huawei, o sul 5G c’è l’intesa, ecco o non capiscono, o qualcuno paga perché qualcuno non capisca, tertium non datur”.
Ancora il leader della Lega: “Io non vorrei che il futuro del nostro Paese venisse svenduto, per motivi politici ed economici, a quella che è una dittatura. Perché la Cina è una dittatura“.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del ministro per lo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Interpellato dall”Ansa’, il ministro ha detto: “Sul 5G qualcuno pagato? Non siamo mica al Metropol…“.
Il Metropol è l’hotel russo al centro del caso dei presunti fondi russi alla Lega.