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Roberto Saviano contro la ministra Roccella, lo scrittore difende i contestatori: "Bisognava dare un segnale"

Ospite della trasmissione Piazzapulita, lo scrittore Roberto Saviano ha difeso i contestatori della ministra Roccella: “È il contrario della censura”

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Lo scrittore Roberto Saviano, ospite di Corrado Formigli nella puntata di Piazzapulita, ha parlato dei contestatori della ministra Roccella agli Stati Generali della Natalità a Roma, definendo le loro proteste “una pratica democratica, il contrario della censura”.

Roberto Saviano ospite di Corrado Formigli

Durante la serata di ieri – giovedì 9 maggio 2024 – lo scrittore Roberto Saviano è stato ospite di Corrado Formigli nel corso della puntata di Piazzapulita, trasmissione in onda su La7.

Nel corso della puntata, Roberto Saviano è intervenuto sulla questione della contestazione alla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, contestata in occasione degli Stati Generali della Natalità, evento in svolgimento il 9 e 10 maggio all’Auditorium della Conciliazione di Roma.

Roberto Saviano contro la ministra Roccella, lo scrittore difende i contestatori: "Bisognava dare un segnale"Fonte foto: ANSA
Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita, trasmissione durante la quale lo scrittore Roberto Saviano ha preso le difese dei contestatori della ministra Roccella

Nella giornata di ieri, la ministra è stata contestata dalla platea, al coro di “Sul mio corpo decido io” e “Vergogna”, tanto che alla fine ha deciso di abbandonare l’evento, lamentandosi per i “contestatori-censori”.

Saviano sui contestatori della ministra Roccella

Durante il suo intervento a Piazzapulita Roberto Saviano, rispondendo a una domanda del conduttore Formigli, ha affermato che la contestazione a un ministro “è una pratica democratica. Anzi, è il contrario della censura”.

“Non può esistere un potere censurato – ha poi continuato lo scrittore – chi contesta sta esercitando una pratica democratica. Capisco il fastidio della ministra, lo comprendo, ma deve raccogliere questa responsabilità. Quei ragazzi e quelle ragazze stavano difendendo un diritto sistematicamente aggredito”.

“Quando la ministra dice ‘purtroppo in Italia si può abortire’ non è l’opinione di un giornalista o di un intellettuale – ha poi aggiunto Saviano – Lei in quel momento sta rappresentando tutti, e questo passaggio questo Governo di estrema destra non l’ha ancora capito”.

La risposta di Formigli

“Noi abbiamo documentato la difficoltà di applicazione della 194, il fatto che i consultori siano spesso smantellati o non attivi, che la RU486 non venga somministrata come richiede il Ministero e così via – ha risposto il conduttore Formigli – Dopodiché, secondo me, impedire a un ministro di parlare è sbagliato”.

“A me piace il discorso dialettico” ha continuato il conduttore, che ha poi chiesto a Saviano:”È stata offerta un’occasione alla ministra anche di dire ‘Vedete, mi impediscono di parlare’, no?”

“La ministra può parlare dove vuole, ma in quel momento bisognava dare un segnale importante, perché quello che sta succedendo, ovvero un’aggressione alla libertà di scelta, è gravissimo – ha risposto lo scrittore – Non è censura, sembra un atto anche troppo muscolare, ma lì non c’era lo spazio per il dialogo. Quindi solidarizzo con chi ha contestato e, sottolineo, non si può censurare li potere”.

roberto-saviano Fonte foto: ANSA
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