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Ministra Roccella contestata agli Stati generali della Natalità, urla e cartelli: va via e replica su Facebook

Ministra Eugenia Roccella contestata sul palco durante gli Stati generali della natalità: urla e cartelli, la replica su Facebook contro la "censura"

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La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata in apertura degli Stati generali della natalità al via oggi, giovedì 9 maggio, a Roma. Al momento del suo intervento in platea si sono alzati fischi, cartelli e cori: “Sul mio corpo decido io” lo slogan, con la risposta di Roccella che si è detta “d’accordo, è proprio quello che diciamo”. Un’attivista ha potuto leggere sul palco le rivendicazioni contro il governo, dopo le quali Roccella, bloccata dai cori “Vergogna, vergogna”, ha lasciato l’Auditorium. La ministra su Facebook: “Contestatori-censori, sono certa che sinistra, stampa e intellettuali esprimeranno solidarietà”.

Eugenia Roccella contestata agli Stati generali della natalità a Roma

In apertura degli Stati generali della natalità al via oggi giovedì 9 maggio a Roma la ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata prima del suo intervento, al grido di slogan come “sul mio corpo decido io”.

Al momento in cui Roccella ha preso la parola per il saluto iniziale nell’evento, che si terrà oggi e domani all’Auditorium della Conciliazione, dalla platea si sono alzati cartelli e cori da un gruppo di giovani.

eugenia roccella contestataFonte foto: ANSA
La ministra Eugenia Roccella contestata

“Sul mio corpo decido io” hanno gridato i contestatori, con la ministra Roccella che ha provato a interagirvi: “Ma guardate che io sono d’accordo con voi, è proprio quello che diciamo. Le donne oggi non sempre decidono del proprio corpo, se vogliono fare figli”.

Rivendicazioni femministe lette sul palco contro il governo

Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità che organizza l’evento, ha dato la parola a una ragazza che ha potuto leggere sul palco le rivendicazioni femministe in aperto contrasto con le politiche del governo.

“Sui nostri corpi decidiamo noi”, ha ribadito l’attivista, “l’attuale governo decide di convocare questo convegno mentre nessuno del governo, in un anno, ha risposto alle nostre richieste. Non ci stiamo alla triade Dio-padre-famiglia”.

“Ho cercato in tutti i modi di contattarvi”, ha risposto De Palo al termine dell’intervento, “per cercare di spiegarvi qualcosa che in questo comunicato mancava. Questo non è un evento convocato dal governo“.

Dopo che la ragazza è scesa dal palco, Roccella ha provato a riprendere il suo intervento, bloccata nuovamente dai cori “vergogna, vergogna!” della platea. La ministra se n’è quindi andata dall’Auditorium.

I contestatori sono stati identificati dalla polizia, e fanno parte di collettivi studenteschi quali Collettivo Transfemminista, Assemblea Aracne e Collettivo Artemis. Sono stati fatti uscire dalla sala.

La replica di Roccella su Facebook: “Contestatori-censori”

La ministra Eugenia Roccella dopo l’accaduto ha poi scritto una replica in un post su Facebook, parlando di “contestatori-censori” e dicendosi certa che la sinistra, gli intellettuali e la stampa esprimeranno pieno sostegno.

“Sono certa che la segretaria del Pd Elly Schlein, tutta la sinistra, gli intellettuali“, scrive Roccella, citando tra gli altri Scurati e Saviano, “la ‘grande stampa‘ e la ‘stampa militante‘ che abbiamo visto in queste ore mobilitata in altre sedi, avranno parole inequivocabili di solidarietà nei miei confronti”.

La ministra parla di “atto di censura” riferendosi a quanto accaduto agli Stati generali della natalità in cui voleva anche “rispondere ai contestatori-censori“.

Lo scorso anno era stata contestata al Salone del Libro di Torino dal collettivo Non una di meno e dagli ambientalisti di Extinction Rebellion.

La difesa di Giorgia Meloni

A difendere Eugenia Roccella ci ha pensato Giorgia Meloni, attraverso i social. La premier ha definito quanto successo uno “spettacolo ignobile”.

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Cosa sono gli Stati generali della Natalità e chi partecipa: dal Papa e Giletti all'attore di Mare Fuori
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