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La ministra Roccella contestata al Salone del Libro di Torino: il blitz e la polemica tra Montaruli e Lagioia

La ministra alla Famiglia Roccella è stata contestata al Salone del Libro a Torino: il blitz e la polemica tra la deputata Montaruli e Lagioia

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Fuoriprogramma al Salone del Libro di Torino: la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Maria Roccella è stata contestata dal collettivo femminista Non una di meno e dagli ambientalisti di Extinction Rebellion.

Cosa è successo al Salone del Libro di Torino

Come riporta il ‘Corriere della Sera’, la presentazione del libro della ministra Eugenia Maria Roccella, intitolato “Una famiglia radicale”, è stata bruscamente interrotta dal collettivo femminista Non Una di Meno e dai ragazzi di Extinction Rebellion, che hanno manifestazione al grido di “Ma quale Stato, ma quale Dio, sul mio corpo decido io“.

La reazione della ministra Roccella

La ministra Roccella ha chiesto di non mandare via nessuno mentre le forze dell’ordine erano impegnate a portare via di peso alcuni manifestanti. “Qui non c’è nessuna battaglia aperta sull’aborto. Piuttosto, se c’è una battaglia, è sull’utero in affitto“, le sue parole. Gli attivisti hanno commentato che “la ministra considera alcuni diritti di serie a e altri di serie b”.

L’intervento del direttore Nicola Lagioia

Il direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, Nicola Lagioia, ha commentato quanto accaduto con un lungo post su Facebook.

Il messaggio si apre così: “Momenti di tensione al Salone Internazionale del Libro. Provo a raccontarvelo con tutti gli elementi del caso. La Regione Piemonte ha uno spazio, al Salone, dove gestisce la propria programmazione in autonomia. In questo spazio la Regione ha invitato a presentare il suo libro la ministra per la famiglia Eugenia Maria Roccella. Davanti allo stand della Regione è allora cominciata una contestazione alla ministra. Sono stato chiamato a intervenire sul palco. Me lo hanno chiesto alcuni funzionari della Regione”.

Ancora Nicola Lagioia: “Ho detto che in democrazia le contestazioni sono legittime purché non violente. E ho poi invitato chi contestava a dialogare con il ministro, muovendole in modo anche duro critiche a cui avrebbe potuto rispondere. Il gioco democratico tra cittadini e potere è fatto anche di dure critiche. Mi sembrava che i contestatori non accettassero questo tipo di invito (anche qui: chi contesta, purché in modo non violento, decide come contestare)”.

La chiosa finale: “A quel punto, colpo di scena: una deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli (dunque stiamo parlando di istituzioni), la quale evidentemente pretendeva che dicessi quello che voleva lei, ha cominciato ad aggredirmi verbalmente con una furia e una violenza verbale abbastanza sconcertanti: ‘vergogna! vergogna!’ A quel punto, pieno di imbarazzo per lei, sono sceso da un palco dove tra un po’ dovevo evitare che la deputata mi si scagliasse addosso. Nota bene: leggo dai giornali on line di essere stato attaccato anche dalla ministra, oltre che dalla deputata di Fratelli d’Italia”.

 

Roccella Fonte foto: ANSA
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