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Roberto Fico attacca Giorgia Meloni sul Reddito di cittadinanza, l’ex deputato M5s: “Rischiamo bomba sociale”

L’ex presidente della Camera durissimo contro la stretta del Governo. Punzecchia Di Maio, elogia Schlein e parla delle elezioni regionali in Campania

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Mostra un volto rilassato Roberto Fico, ex presidente della Camera, tra i responsabili nazionali del Movimento 5 stelle. È trascorso poco più di un anno da quando Sergio Mattarella sciolse Camera e Senato dopo la caduta del Governo di Mario Draghi. In questi dodici mesi la sua vita è cambiata: ha riscoperto i ritmi e i viaggi della politica militante, dopo dieci anni trascorsi all’interno dei palazzi romani. L’intervista concessa ai microfoni di Virgilio Notizie: dall’attacco al Governo Meloni per la gestione del Reddito di cittadinanza e del caso Santanchè al nuovo volto del Pd Elly Schlein e al rapporto con l’ex M5S Luigi Di Maio.

Roberto Fico contro il Governo Meloni per la stretta sul Reddito di cittadinanza

Roberto Fico, in questi giorni del 2022 lasciava la presidenza di Montecitorio. Oggi come sta?

“Molto bene, dopo un decennio in cui l’impegno istituzionale mi ha costretto a vivere quasi esclusivamente in Parlamento, in questi mesi ho potuto ricominciare a girare l’Italia e a seguire le attività del Movimento 5 stelle. Sono molto fortunato, partecipo a moltissimi eventi da Nord a Sud, vedo tante persone ogni giorno. Ad esempio, questa settimana sono a Crotone per una rassegna culturale. Sto vivendo un’esperienza straordinaria”.

Non le manca la vita parlamentare?

“Mi manca fare l’intervento in Aula, come succedeva spesso nel mio primo mandato, quando eravamo all’opposizione e non avevo la necessità di rimanere equidistante da tutto come invece è poi successo durante il mio periodo di presidenza”.

Anche nelle ultime elezioni politiche dello scorso settembre, il Movimento 5 stelle ha eletto molti parlamentari giovani e alle prime armi. Lei invece non è stato ricandidato per la regola dei due mandati. La sua esperienza non sarebbe potuta servire al partito per portare avanti le vostre battaglie storiche?

“Ci sono parlamentari del Movimento 5 stelle che hanno una grande esperienza sul territorio, conoscono le istanze e i problemi della gente, stanno facendo un lavoro egregio all’opposizione di questo Governo”.

La regola dei due mandati ha ancora senso?

“Tutti l’abbiamo sempre rispettata e continuiamo a pensare che sia una regola giusta che ci siamo dati”.

Come si sta comportando il suo successore Lorenzo Fontana, attuale presidente della Camera?

“Non commenterei mai il presidente attuale, a maggior ragione dato che è il mio successore. Di sicuro sto notando un atteggiamento istituzionale che gli fa onore”.

Che voto dà al primo anno di Governo di Giorgia Meloni?

“Un voto molto basso, soprattutto viste le premesse della campagna elettorale. L’unica cosa che stanno rispettando del loro programma è la sciagurata abolizione del Reddito di cittadinanza. Per il resto niente. Giorgia Meloni registrava la scenetta dei 50 euro sul caro benzina, ma non ha tagliato le accise. Parlava di blocco navale e oggi non rientra neanche tra le ipotesi per risolvere il problema delle migrazioni, con gli sbarchi che sono quadruplicati rispetto ad un anno fa”.

Però, sulla politica estera, c’è chi sottolinea la forza della premier nel rapporto con i suoi omologhi europei ed internazionali.

“Questo è un Governo forte con i debolissimi e debole con i forti. Non tutelano i cittadini più poveri e piegano la testa quando vanno a Bruxelles e a Washington. Più realisti del re”.

Molti opinionisti notano una somiglianza tra l’impostazione di Giorgia Meloni e quella di Mario Draghi, in particolare per quanto riguarda le politiche economiche. Lei che ha visto da vicino l’ex presidente della BCE a Palazzo Chigi, che idea si è fatto?

“Più che una somiglianza con Mario Draghi, vedo una persona schiacciata dalla real politik, che ha dovuto fare marcia indietro su tutto una volta arrivata al Governo”.

La sospensione del Reddito di cittadinanza per le persone “occupabili” era stata già annunciata da mesi e inserita nella legge di Bilancio. Perché oggi continuate a protestare?

“Comunicare lo stop al Reddito con un SMS è una cosa scorretta. Si rischia di generare una bomba sociale, una rabbia che poi viene scaricata su Sindaci e assessori, come successo in questi giorni in Sicilia“.

L’esecutivo però ha inserito la Social Card per aiutare i cittadini in difficoltà nell’acquisto dei prodotti di prima necessità.

“È uno strumento senza senso, è una corsa ai ripari con cui stanno prendendo in giro le famiglie. Ci vuole una riunione immediata del Consiglio dei ministri per cambiare rotta sul Reddito di cittadinanza”.

Il caso Santanchè

Come commenta il caso che vede protagonista la ministra del Turismo Daniela Santanchè?

“Se Daniela Santanchè fosse stata del Movimento 5 stelle, tra l’altro ricoprendo il ruolo di ministro in carica, non oso immaginare cosa avrebbero detto Giorgia Meloni e i rappresentanti di Fratelli d’Italia. Invece oggi sono tutti muti”.

La vostra mozione di sfiducia presentata in Parlamento è stata bocciata. Una mossa che, paradossalmente, potrebbe aver rafforzato la posizione della ministra Santanchè.

“Sarebbe stato strano non presentarla. Era un atto dovuto per poter discutere della questione in Aula. Ma la partita si gioca su un piano ben più grande”.

Ossia?

“Giorgia Meloni sta aspetta l’esito delle elezioni europee del prossimo anno per fare un rimpasto di Governo. La sua è una strategia chiara: se sostituisse oggi Daniela Santanchè verrebbe attaccata per non aver scelto una persona non idonea per un ministero. Invece, nell’estate del 2024, con Lega e Forza Italia che potrebbero perdere altri consensi, avrebbe mano libera per cambiare anche altri ministri, senza finire nel mirino per un singolo caso specifico”.

Il giudizio su Elly Schlein

Che giudizio dà di Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico dallo scorso febbraio?

“Mi sembra una donna in gamba, ha tutte le carte in regola per fare bene”.

Alle primarie del PD avrebbe preferito una vittoria di Stefano Bonaccini?

“Non commento cosa succede in casa degli altri. Mi limito a dire che nei prossimi 4 anni dovremo trovare delle battaglie comuni con tutte le forze di opposizione e mi sembra che la nuova segretaria – a cominciare dalla sua presenza in piazza durante la nostra ultima manifestazione – stia dando segnali incoraggianti”.

Il rapporto con Di Maio

Che rapporto ha oggi con Luigi Di Maio, da poco nominato rappresentante speciale dell’Unione europea per i paesi del Golfo?

“Non lo sento da molto tempo”.

L'ex ministro degli Esteri Luigi Di MaioFonte foto: ANSA

Però siete stati compagni di partito per tanti anni e avete ricoperto cariche istituzionali importanti nello stesso periodo. Come giudica la sua parabola politica?

“Gli faccio i migliori auguri per il nuovo incarico, però abbiamo fatto scelte radicalmente diverse. Io ho deciso di continuare la battaglia per il Movimento 5 stelle anche fuori dai palazzi, come ho sempre fatto fin dall’inizio. Io oggi posso andare nelle piazze serenamente, stare a contatto con la gente, fermarmi a cena con i nostri militanti. Non credo lui possa fare altrettanto”.

Tra due anni, nel 2025, scade il secondo mandato di Vincenzo De Luca come presidente della Regione Campania. Si parla moltissimo di una sua candidatura, le piacerebbe fare il governatore nella sua terra?

“È presto per parlarne. Anche qui dovremo fare un percorso con le altre forze politiche a noi più vicine. L’unica cosa certa è che ci opporremo alla candidatura di Vincenzo De Luca per un terzo mandato”.

fico-meloni-rdc Fonte foto: ANSA
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