Rivoluzione Pd, Renzi dice la sua su Zingaretti e attacca il M5s
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul recente annuncio del segretario del Pd
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera sul recente annuncio del segretario del Pd: “Ho rispetto per Zingaretti e i suoi: se pensano che la soluzione sia davvero aprire alle Sardine, alla società civile recuperando un rapporto con la Cgil o assorbendo Leu, noi di Italia viva non saremo in difficoltà”.
“Anzi – ha aggiunto Renzi – ci si apre un’autostrada. Spostandosi sulla piattaforma di Corbyn o di Sanders si perde. Noi siamo un’altra cosa: radicalmente riformisti”.
Per Renzi è “fondamentale” che che il governo “cambi passo sulla crescita”. “Passate le regionali in Emilia – ha dichiarato il senatore – il governo deve sbloccare i cantieri con Italia Shock e rilanciare la crescita. Ci sono 120 miliardi di euro bloccati dalla burocrazia, è inspiegabile aspettare ancora: a febbraio presenteremo la nostra proposta”.
Sulla prescrizione, Renzi ha detto che “se Conte farà una mediazione lo ascolteremo. Quella che ha presentato Bonafede non è una mediazione ma un pasticcio”. “Se le cose stanno così noi voteremo la norma Costa”.
Sulla crisi che sta attraversando in questo momento il Movimento Cinque Stelle, Renzi ha sottolineato: “Il Movimento che abbiamo conosciuto è evaporato. Troveranno un modo per sostenere il governo e proseguire la legislatura, ma i Cinque Stelle della piattaforma Rousseau già non esistono più. In Parlamento è un’emorragia quotidiana“.
In merito alla crisi in Libia, “la situazione libica è drammatica. Il governo italiano – ha osservato Renzi – non sta raccogliendo successi, per usare un eufemismo”, anche se il problema è “più ampio” e riguarda il minore interesse degli Usa per quest’area e il suo petrolio, e “la miopia dell’Europa che non si interessa al Mediterraneo, con atteggiamento autolesionista”.
“L’Italia deve riaffermare il proprio ruolo nel Mediterraneo e in Libia in particolare”, ha concluso Renzi. “E dobbiamo dire con forza che non permetteremo a Erdogan e ai turchi di sostituirci come interlocutori in Libia”.
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