Referendum 12 giugno, cosa succede se non si raggiunge il quorum
Il problema dell'alta astensione incombe sull'esito dei referendum per i quali è richiesto il quorum del 50% + 1
Durante la tornata elettorale di domenica 12 giugno, oltre ai cittadini di circa mille comuni chiamati a votare per le amministrative, sono attesi alle urne più di 51 milioni di italiani per esprimersi sui cinque referendum in materia di giustizia. Gli elettori che non dovranno segnare le proprie preferenze per il Comune di residenza riceveranno solo cinque schede di altrettanti colori, sulle quali dovranno decidere se rispondere “sì” o “no” ai quesiti.
- Referendum 12 giugno, i quesiti
- Referendum 12 giugno, il nodo del quorum
- Referendum 12 giugno, la riforma sulla Giustizia
Referendum 12 giugno, i quesiti
I 5 referendum abrogativi proposti da Lega e dai Radicali, porteranno a quota 78 i referendum della storia della Repubblica.
Ecco di seguito per punti cosa riguarderanno i 5 quesiti del referendum sulla giustizia:
- Abolizione del decreto Severino (scheda rossa)
- Limitazione delle misure di custodia cautelare per la reiterazioni di alcuni reati con pene minori e per il finanziamento illecito ai partiti (scheda arancione)
- Separazione delle carriere dei magistrati (scheda gialla)
- Riforma del CSM (scheda verde)
- Equa valutazione dei magistrati (scheda grigia)
Domenica 12 giugno, votando “sì” gli elettori decideranno di abrogare le norme a cui fanno riferimento i referendum, votando “no” si manterrà la legislazione in materia.
Referendum 12 giugno, il nodo del quorum
Per avere successo la votazione deve però fare i conti con il rischio per nulla remoto di un’alta astensione. L’articolo 75 della Costituzione che disciplina i referendum abrogativi specifica che l’esito della votazione può essere considerato valido solo se partecipa il 50% +1 degli aventi diritti al voto.
“La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi” recita la carta.
Dal 1946 ad oggi, in Italia, si sono svolti 73 referendum nazionali: 67 abrogativi e 4 costituzionali, uno consultivo e uno istituzionale.
Sui 67 referendum abrogativi il quorum è stato raggiunto fino ad oggi solo per 39 quesiti, ma solo prima del 1997: da quell’anno in poi in solo caso si è raggiunta la maggioranza degli elettori con i quattro quesiti del 2011 che hanno riguardato i temi dei servizi pubblici locali, dell’acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento.
Referendum 12 giugno, la riforma sulla Giustizia
L’esito del referendum potrebbe influenzare la riforma sulla Giustizia voluta dalla Guardasigilli Marta Cartabia, attesa in Aula al Senato per il voto finale il 15 giugno.
I referendum riguardano alcuni punti del disegno di legge in particolare sulle carriere dei giudici, sulla presenza degli avvocati nei consigli giudiziari e sulle firme da presentare per candidarsi al Csm. Anche in caso di mancato quorum, dunque, le normative in materia dovrebbero comunque ricevere delle modifiche.