Qatargate, arrestato Andrea Cozzolino: chi è l'europarlamentare del Pd in carcere a Napoli
L'eurodeputato italiano è stato arrestato poche ore dopo il fermo del collega Marc Tarabella, entrambi per il coinvolgimento nell'inchiesta sulle eurotangenti
L’europarlamentare del Pd Andrea Cozzolino è finito nel carcere di Poggioreale a Napoli nell’ambito dell’indagine “Qatargate”. L’arresto arriva a poche ore di distanza dal fermo del deputato belga Marc Tarabella e apre un nuovo capitolo nelle indagini sulle eurotangenti. Secondo l’accusa, Cozzolino avrebbe ricevuto “direttamente” fondi e regali dall’ambasciatore del Marocco in Polonia, in cambio di una politica favore da dettare al Parlamento europeo. Lo riporta Ansa. I profili penali contestati riguardano i reati di corruzione e riciclaggio.
L’arresto
Le accuse nei confronti dell’eurodeputato del Pd arrivano dall’ex assistente parlamentare e compagno dell’ex vicepresidente dell’Eurocamera Eva Kaili, Francesco Giorgi: “Cozzolino è implicato per il Marocco” dice testualmente, come riportato nelle 23 pagine del mandato di arresto europeo firmato ieri dal giudice belga, Michel Claise.
Le manette per l’europarlamentare italiano sono arrivate però solo in tarda serata. Per tutta la giornata Cozzolino è stato irraggiungibile: in mattinata la polizia federale ha perquisito la sua abitazione a Bruxelles e posto i sigilli al suo ufficio senza però trovarlo.
L’ordine di esecuzione è così passato alla Guardia di Finanza che è andata a bussare alla porta della sua casa di Napoli, anche in questo caso senza ricevere risposta. L’eurodeputato è stato raggiunto nel pomeriggio in una clinica dove era ricoverato per accertamenti e, una volta dimesso, è stato condotto in carcere a Poggioreale.
Il suo arresto è arrivato dopo poche ore dal fermo del collega Marc Tarabella, che rimane in attesa di sapere se il giudice Claise disporrà per lui la custodia cautelare.
Andrea Cozzolino in campagna elettorale per le primarie del Pd
Le accuse
Il duplice blitz su i due eurodeputati, sospettati di essere coinvolti nello scandalo delle tangenti marocchine e qatariote in cambio di orientamenti politici pilotati, era attesa da giorni, dopo che per entrambi lo scorso 2 febbraio era stata revocata l‘immunità parlamentare.
Nonostante si siano sempre dichiarati estranei alle accuse, i due europarlamentari vengono tirati in ballo dalle rivelazioni dell’ex collega del Pd, ora in carcere, Pier Antonio Panzeri e dell’ex assistente, Francesco Giorgi.
“A vostra domanda, rispondo che i deputati corrotti sono Tarabella e indirettamente Cozzolino”, avrebbe messo a verbale Giorgi, come riportato da Repubblica.
Dal 2019, Cozzolino era presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l’unione del Maghreb arabo, co-presidente della commissione parlamentare mista Marocco-Ue, e dal 2022 membro della commissione d’inchiesta del Parlamento Ue Pegasus.
Secondo l’accusa, il parlamentare italiano veniva pagato “con vestiti e cravatte. Non conosco gli importi esatti ma è meno dei qatarioti, parliamo di qualche decina di migliaia di euro“.
Stando alle ricostruzioni contenute nei verbali, Tarabella avrebbe contribuito al sistema corruttivo facendosi versare bonifici a rate tra i 120mila e i 140mila euro, mentre Cozzolino avrebbe agito per orientare le politiche Ue a favore di Doha e Rabat con contatti “diretti” anche con gli 007 marocchini.
Chi è Andrea Cozzolino
Nato a Napoli nel 1962, Andrea Cozzolino ha una lunga militanza nella sinistra campana.
All’inizio degli anni ’90, partecipa da dirigente del Pci al processo che ha portato alla svolta della Bolognina di Achille Occhetto, aderisce al Partito Democratico della Sinistra, e nel 1998 ai Democratici di Sinistra di Massimo D’Alema. Dal 1994 al 2000 è stato segretario della Federazione di Napoli del Pds prima, e Ds poi.
Si candida alle elezioni regionali in Campania del 2000 con i Ds, con Bassolino, anche lui impegnato nella scalata alla presidenza della Giunta, venendo eletto nel collegio di Napoli in Consiglio regionale. Viene poi rieletto alle elezioni regionali del 2005 nel medesimo collegio, e diventa assessore con deleghe all’Agricoltura e alle Attività Produttive, sempre con Bassolino presidente.
Europarlamentare dal 2009, era già stato al centro di una discussa tornata di primarie dem per la scelta del candidato a sindaco di Napoli nel 2011, poi annullate proprio per un sospetto di brogli con voti comprati e messi nelle urne da un folto numero di rappresentanti della comunità cinese napoletana.