Putin fa tremare il mondo: "Risposta fulminea"con le armi segrete della Russia. L'ultima minaccia
Parole durissime del presidente russo contro qualsiasi Paese "interferisca" in Ucraina: a disposizione strumenti che nessun altro ha
Mentre l’Europa prepara nuove sanzioni contro la Russia fino ad arrivare all’embargo del petrolio, da parte del presidente Vladimir Putin è già arrivata una nuova minaccia all’Occidente e a chiunque “interferisca” con la guerra in Ucraina. Putin ha parlato a San Pietroburgo e ha lanciato un duro avvertimento a chi si schiera con Kiev, riferendosi anche ad alcune armi segrete.
Putin, l’ultima minaccia: “Risposta fulminea contro chiunque interferisca in Ucraina”
Vladimir Putin, in un discorso a San Pietroburgo, ha avvertito: “Se qualcuno intende intervenire negli eventi in corso (in Ucraina) dall’esterno e creare minacce inaccettabili per noi, allora dovrebbe sapere che la nostra risposta a questi attacchi sarà rapida e fulminea“.
“Noi – ha continuato Putin – abbiamo tutti gli strumenti per questo, strumenti che nessuno può vantare e noi non ci vanteremo: li useremo se necessario e voglio che tutti lo sappiano”.
Il presidente russo non ha fornito ulteriori dettagli sugli strumenti di cui ha parlato, anche se appare chiaro il ricorso all’arsenale bellico russo e delle armi segrete di cui dispone.
Putin punta il dito contro l’Occidente: “Un pericolo per tutto il mondo”
Stando alle parole di Vladimir Putin, l’Occidente vorrebbe dividere la Russia in pezzi e avrebbe spinto l’Ucraina verso il conflitto.
“Tutti gli obiettivi della missione militare speciale in corso nel Donbass e in Ucraina saranno certamente raggiunti – ha spiegato il presidente russo – al fine di garantire pace e sicurezza ai residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, della Crimea russa e del nostro intero Paese nella sua prospettiva storica”.
Vladimir Putin ha lanciato una nuova minaccia all’Occidente
Il presidente russo ha poi puntato il dito contro l’Occidente accusandolo di essere “un pericolo per tutto il mondo”, ricordando che è stata Mosca a “liberare il mondo dai nazisti”.
Fra gli anni Novanta e gli anni 2000, ha spiegato il presidente russo, sarebbe stato l’Occidente ad alimentare il terrorismo nel Caucaso del Nord, stimolando il separatismo per distruggere il Paese.
“Questo obiettivo, quello di spingerci all’angolo”, non è stato raggiunto, ha precisato Putin, ma in Occidente non ci si è riappacificati con questo fallimento e per questo sarebbe stata sferrata una massiccia guerra economica contro la Russia.