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Non solo il Donbass, perché Putin vuole arrivare alla Transnistria: qual è il suo piano

Dopo l’Ucraina Putin potrebbe invadere anche la Moldavia per il controllo della Transnistria: ecco perché la regione separatista è tanto importante

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Dopo le esplosioni avvenute il 25 aprile a Tiraspol, capitale della Transnistria, regione filorussa della Moldavia, cresce il timore che l’operazione speciale della Russia, come la definisce Putin, possa realmente estendersi oltre i confini dell’Ucraina meridionale. Circola infatti ormai da giorni il presunto piano espansionistico dello zar in merito alla fase 2 del conflitto. Ma perché il controllo della Transnistria sarebbe così importante per il Cremlino?

Perché la Transnistria è importante per Putin: cosa sapere della regione filorussa

Si tratta di una piccola area separatista della Moldavia, mai riconosciuta dall’Onu, con un suo governo e una sua Costituzione. L’enclave filorussa, denominata Repubblica Moldava di Pridniestrov, è nata da un’insurrezione armata successiva alla caduta dell’Unione Sovietica. È stato un referendum del 1990 a proclamare l’indipendenza e la secessione dal resto del Paese.

Sul territorio si stima la presenza di circa 1500 militari russi, inviati negli anni Novanta come contingente di pace con il consenso della Moldavia. Gli accordi che prevedevano di restare sul suolo per un anno soltanto tuttavia non sono stati rispettati.

Secondo la Federazione, la presenza militare sarebbe ancora funzionale alla protezione dei cittadini e al mantenimento del “lieto vivere” con la popolazione moldava. Complessivamente sono circa 400mila le persone residenti nella regione separatista, la cui grande maggioranza è filorussa. Dal 2002 il Cremlino ha iniziato a rilasciare loro i passaporti.

Gran parte del reddito economico locale della regione viene garantito dall’export verso Mosca. Per questo, a differenza del Donbass, ricco di risorse energetiche e minerarie, la Transnistria non sarebbe importante allo stesso modo per la Russia. Ma allora perché Vladimir Putin vorrebbe prenderne ufficialmente il controllo?

putin transnistriaFonte foto: ANSA
Vladimir Putin

Il valore simbolico della Transnistria

Numerosi analisti occidentali concordano sul fatto che la Transnistria per il Cremlino rappresenterebbe più un successo ideologico che politico o economico. Sarebbero state le numerose difficoltà incontrate nel rovesciare Kiev a spingere lo zar a cambiare strategia e obiettivi.

Secondo gli esperti geopolitici la Russia avrebbe necessità di fare conquiste anche soltanto simboliche, in modo tale da mettere alle spalle il presunto fallimento del piano A. Ma non solo: la Transnistria sulla mappa rappresenterebbe un punto strategico per conquistare Odessa.

Il presunto piano di Putin in Transnistria: da Tiraspol a Odessa

A rendere di fondamentale importanza la Transnistria sarebbe proprio la grande vicinanza della sua capitale Tiraspol a Odessa. Sono infatti solo 100 i chilometri di distanza che la separano dalla strategica città portuale dell’Ucraina.

Per questo dall’enclave filorusso sarebbe semplice per Putin riuscire a sferrare una manovra a tenaglia. La Russia soltanto lo scorso 2 febbraio ha concluso un’esercitazione militare sul territorio separatista: il fatto sarebbe un ulteriore elemento a supporto dell’ipotetica volontà del Cremlino di spingersi proprio fino alla Transnistria.

transnistria-putin Fonte foto: ANSA
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