Putin e "la paranoia antiamericana": a cosa mira davvero lo Zar nella crisi con l'Ucraina
Adam Michnik svela il 'Putin pensiero', sostenendo che il presidente russo sia in preda a una sorta di paranoia antiamericana
Continua a essere altissima la tensione tra Ucraina e Russia. A parlare di ciò che potrebbe succedere e del ‘Putin pensiero’ è stato il direttore del quotidiano polacco Gazeta Wyborcza, Adam Michnik, leader di Solidarnosc nel 1989. Michnik conosce benissimo la situazione e i personaggi che stanno conducendo una battaglia di nervi, che presto potrebbe diventare una guerra concreta. Basti pensare che Adam fu una delle persone ammesse alla tavola rotonda che pose fine al governo comunista in Polonia. Su quel che sta accadendo tra Mosca e Kiev ne ha discusso con Il Corriere della Sera.
Adam Michnik: “Putin non si aspettava una risposta decisa dall’Occidente”
Innanzitutto Michnik passa ai raggi x la figura dello ‘Zar’, Vladimir Putin, ritenendo che è “certamente convinto che l’Occidente sia oggi più debole che mai. Ma il suo comportamento deriva anche dalla sua paranoia antiamericana. Putin pensa che qualsiasi cosa facciano gli americani sia contro la Russia. Non so se ciò che sta accadendo in Siria sia correlato a quello che sta accadendo a Donetsk, ma nella mente di Putin c’è sicuramente una correlazione di questo tipo”.
Il politico polacco afferma poi di pensare che Biden “non si sia fatto troppe illusioni sulla Russia di Putin. Intende essere realista e non vuole la guerra, ma rifiuta la politica della pacificazione e della ritirata”.
Un’immagine di Adam Michnik
Non si capisce bene a che gioco stia giocando Putin e fin dove sia realmente disposto a spingersi. “Ha mirato a qualcosa – spiega sempre Michnik al Corsera – quando ha iniziato ad ammassare le truppe, ma si è imbattuto in qualcos’altro. Forse ha calcolato che l’Occidente e Biden fossero nei guai, e che quello fosse il momento di entrare in gioco. Non si aspettava una risposta decisa, o comunque una sorta di risposta, dall’Occidente”.
“Forse – aggiunge – non crede alle pesanti sanzioni che l’Occidente ha minacciato di infliggere in caso di invasione dell’Ucraina, ma in ogni caso gli sono state annunciate. Non vuole uno scontro militare totale, ma come ci ricordano le persone sagge, non solo in Ucraina, nessuno voleva nemmeno la Prima guerra mondiale“.
Adam Michnik e i piani di Putin: “Applicherà le tattiche russo/sovietiche”
Il saggista polacco parla poi di tattiche russo/sovietiche nel condurre i negoziati e i conflitti: “Penso che Putin non attaccherà apertamente. Penso che applicherà tattiche russo/sovietiche profondamente radicate. Si tratterrà durante la mobilitazione dell’opinione pubblica in Occidente e attenderà che il mondo intero tiri un sospiro di sollievo per aver evitato il conflitto”.
E ancora: “Ricordiamoci che questo è ciò che è accaduto nel 1968 in Cecoslovacchia. L’invasione sovietica di agosto avvenne tre settimane dopo l’incontro dei leader a Cierna nad Tisou, dove (il leader cecoslovacco, ndr) Dubcek e (il segretario generale sovietico) Breznev si erano abbracciati. Sembrava che la crisi fosse stata scongiurata”.
Russia, Ucraina e Usa, ma tra i player in gioco c’è anche l’Unione europea. Secondo Michnik “l’Europa si comporta in modo ragionevole, forse non troppo eroicamente, ma l’Unione non è fatta di Winkelried. Certo, i tedeschi sono i più cauti, ma è comprensibile. Uno stato che ha un peso storico come l’era di Hitler deve essere prudente. Non me la sento di criticare la Germania. Ricordo una conversazione che ho avuto con un leader politico tedesco sull’Afghanistan o sull’Iraq. “Adam, dimmi la verità”, mi chiese. “Cosa ti allarmerebbe di più, una Germania troppo pacifista o una Germania troppo militarista?”. Non ho risposto”.