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Premio Nobel per la Pace 2023 a Narges Mohammadi per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran

Il Premio Nobel per la Pace 2023 è stato assegnato a Narges Mohammadi per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran

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Il Premio Nobel per la Pace 2023 è stato assegnato all’attivista iraniana di 51 anni, Narges Mohammadi. È la vicepresidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani, in carcere dal maggio 2016. Complessivamente, per la sua lotta, è stata condannata a 31 anni di prigione e 154 frustate.

La motivazione

Narges Mohammai è stata premiata “per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran“.

Ma anche “per la sua lotta finalizzata a garantire i diritti e la libertà di tutti“.

Chi è Narges Mohammadi

Nata il 21 aprile 1972 a Zanjan, in Iran, è nella prigione di Shahr-e Rey (nota anche come Gharchak) nella città di Varamin, provincia di Teheran, dal maggio 2016.

Secondo Amnesty International, in passato le è stata negata “deliberatamente assistenza sanitaria adeguata come rappresaglia per le sue campagne pubbliche, come quella contro l’uso dell’isolamento nelle carceri e per aver cercato la responsabilità per le centinaia di omicidi illegali avvenuti durante le proteste del novembre 2019”.

Il 23 giugno 2022, suo marito ha spiegato che la donna è stata trasferita in ospedale, fuori dal carcere, per difficoltà respiratorie e battito cardiaco irregolare: quando è tornata in prigione le sono stati negati alcuni farmaci specifici prescritti.

Narges Mohammadi è stata condannata a un totale di 31 anni di prigione e 154 frustate esclusivamente per la sua lotta che mira a garantire i diritti umani a tutti.

Quanto ha guadagnato

Prima di morire Alfred Nobel scrisse le sue ultime volontà, racchiuse in un testamento che reca la data del 27 novembre 1895.

Chimico, ingegnere, inventore, uomo di affari e filantropo, famoso soprattutto per aver inventato la dinamite, Nobel decise di investire la maggior parte della propria fortuna in una serie di premi in fisica, chimica, fisiologia o medicina, letteratura e pace.

Fu così che nacquero i Premi Nobel.

Il riconoscimento economico, quest’anno, è pari a 11 milioni di corone svedesi: circa 950 mila euro.

Dal 1901 a oggi sono stati assegnati 105 Premi Nobel per la pace, l’unico consegnato in Norvegia e non in Svezia e che può essere dedicato alle organizzazioni: 17 le donne che hanno ricevuto il premio, mentre sono 27 le organizzazioni decorate. C’è anche chi, come il vietnamita Le Duc Tho, insignito del Nobel per la pace nel 1973, ha rifiutato il riconoscimento.

La reazione della famiglia

Un momento storico per la lotta per la libertà in Iran“: questo il commento della famiglia di Narges Mohammadi dopo il riconoscimento.

Chi sono i vincitori

Nel 2021, il Nobel per la Pace era andato ai giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov.

La prima, filippina naturalizzata statunitense, ha co-fondato ‘Rappler’, sito noto per le sue inchieste sull’operato del governo del presidente filippino Rodrigo Duterte, soprattutto in relazione alla sua sanguinosa ‘guerra alla droga’.

Il secondo, russo, è caporedattore del giornale d’inchiesta ‘Novaya Gazeta’, la testata per la quale scriveva la giornalista Anna Politkovskaya, uccisa nel 2006.

Nel 2022, invece, il Premio è andato ad Ales Bialiatski, uno dei pionieri del movimento democratico emerso in Bielorussia a metà degli anni ’80: ha dedicato la sua vita alla promozione della democrazia e dello sviluppo pacifico nel suo Paese.

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