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Patto per il Nord, quali sono gli ex della Lega dietro al partito che attacca Matteo Salvini

Si chiama Patto per il Nord la nuova associazione creata da ex appartenenti alla Lega e che vuole opporsi al nuovo corso del partito di Matteo Salvini

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Patto per il Nord: si chiama così il nuovo partito lanciato da alcuni ex esponenti della Lega che vanno contro la svolta nazionalista del leader Matteo Salvini e auspicano a un ritorno al “vecchio leghismo”.

Patto per il Nord: cos’è e qual è il suo simbolo

Un nuovo colpo alla Lega dunque, dopo gli screzi di Pontida. La nascita della nuova realtà che aspira a diventare un partito è avvenuta a Vimercate, comune della provincia di Monza e della Brianza davanti ad alcune centinaia di nostalgici del vecchio corso della creatura di Umberto Bossi.

Questa città non è stata scelta a caso poiché rappresenta il luogo di nascita di Pinamonte da Vimercate, l’eroe medievale che guidò i comuni alla vittoria contro il Barbarossa. E c’è proprio lui al centro del nuovo simbolo come a sottolineare la volontà di un ritorno alle origini del movimento. Non più dunque Alberto da Giussano, ma Pinamonte, ribattezzato “il vero eroe della Lega lombarda nata a Pontida nel 1167″.

patto per il nord lega salviniFonte foto: FB
Il simbolo del neonato “Patto per il Nord”

Chi sono i membri

L’idea di questa nuova realtà è venuta a Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega lombarda poi espulso da Salvini dal Carroccio, e ora intenzionato a riunire sigle, gruppi, partiti, comitati e liste civiche che si oppongono al Capitano.

Secondo il fondatore, l’associazione ha già ottenuto “un grande risultato, quello di riunire quasi tutte le realtà politiche e civiche di ispirazione autonomista in un’unica entità” e ha come obiettivo quello di portare a una riforma costituzionale in senso federale.

Insieme a lui, nel tentativo di rinverdire i fasti della ex Padania, anche Roberto Bernardelli, imprenditore, Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia della Lega, Giancarlo Pagliarini, presente nel Berlusconi I, Giuseppe Leoni, tra i fondatori del Carroccio e l’ex eurodeputato, Mario Borghezio.

L’obiettivo della nuova associazione e il parere di Umberto Bossi

Il nuovo schieramento si ispira alla lezione di Umberto Bossi e Gianfranco Miglio e rappresenta un ritorno ai valori del passato. Vuole dare voce al territorio cui Matteo Salvini avrebbe voltato le spalle, ponendosi come “nuova casa per tutti coloro che credono ancora nella libertà dei popoli, nell’autonomia e nel federalismo, e a chi ritiene che esista ancora una questione settentrionale. È un punto di arrivo, ma soprattutto un punto di partenza per dare slancio a una nuova reazione settentrionale”, ha detto l’ex ministro Castelli.

Il marchio di Patto per il Nord è stato depositato lo scorso 29 settembre presso l’ufficio brevetti, a breve saranno aperte poi le prime sedi mentre da dicembre sarà dato il via al tesseramento. In una nota rilasciata negli scorsi giorni, la nuova associazione ha indicato la propria missione: “Crediamo che il Nord possa e debba ripartire. Vogliamo ridare dignità e coraggio. Crediamo che con impegno si possa ripartire dai nostri Comuni, dalle nostre Province riaffermando quei valori di federalismo e di libertà che contraddistinsero gli ideali di Miglio, di Bossi, passando da Carlo Cattaneo a Don Sturzo e ai milioni di amici del Nord che credettero allora e credono ancora oggi in questo grande sogno”.

Dal palco dove ha presentato la nuova realtà, il fondatore Grimoldi ha lasciato inoltre intendere che anche Umberto Bossi fosse d’accordo con questa creazione: “L’idea dell’associazione non è mia, è di qualcun altro…“, ha detto sibillino.

patto-per-il-nord-partito-lega-salvini Fonte foto: ANSA
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