Tra paratie e plexiglass: come sarà il mondo post coronavirus
Il ritorno alla normalità sarà un processo lento e graduale, in cui si continuerà ad osservare la distanza di sicurezza tramite alcuni accorgimenti
Tornare alla normalità dopo l’emergenza coronavirus sarà un processo lento e graduale, che potrebbe richiedere misure e accorgimenti ad hoc per garantire la distanza di sicurezza nei negozi e nei luoghi pubblici, ed evitare che la curva dei contagi torni a risalire. Ivan Tanzariello di Elivend, azienda di paratie in policarbonato, ha rivelato al Corriere della Sera: “Oggi siamo subissati dalle richieste di elementi divisori“.
Coronavirus, nei bar e negli uffici paratie ai banconi
Potrebbe infatti essere necessario, in un futuro prossimo, installare delle paratie ai banconi dei bar o agli sportelli degli uffici, per esempio. Fermo restando che potrebbe essere consigliabile richiedere il servizio al tavolo, meglio se all’aperto, tra pannelli divisori mobili.
“Quando è scoppiata l’epidemia – ha continuato Tanzariello – stavamo lavorando a Parigi, all’allestimento di mille punti vendita nella rete metropolitana della città francese. In pochi giorni tutto è cambiato“, con una riconversione delle attività produttive che si sono adattate all’emergenza e alla richiesta.
“Fino a ieri abbiamo vissuto nell’epoca dell’open space – ha sottolineato Tanzariello – ora ci dobbiamo abituare a una nuova gestione degli spazi”. Spazi in cui si potrà stare insieme, ma non troppo.
Coronavirus, si lavora a soluzioni alternative al plexiglass
In merito alle soluzioni da adottare per permettere alle persone di andare al mare la prossima estate, Tanzariello ha affermato: “Stiamo lavorando a nuovi materiali in policarbonato, alternativi al fragile plexiglass, per rendere accessibili le stazioni balneari”.
Il plexiglass, fra l’altro, sta già diventando introvabile in seguito al boom di richieste di questi giorni, come riporta l’Ansa, a seguito di un allarme lanciato dalle aziende italiane.