Paola De Micheli come Giorgia Meloni, una donna alla guida del Pd: la candidatura per il dopo Letta
L'ex ministra Paola De Micheli toglie la maschera e si candida a guidare, come Giorgia Meloni, il suo partito: sarà lei il dopo Enrico Letta nel PD?
Il day after le elezioni politiche del 25 settembre 2022 porta in dote aria di rivoluzioni per molti partiti: il PD deve fare i conti con una cocente sconfitta e l’annunciata non-ricandidatura di Enrico Letta. L’ex ministra Paola De Micheli non si tira indietro e punta ad essere “la nuova Giorgia Meloni” italiana.
- Paola De Micheli si candida per la guida del PD
- Chi è l'ex ministra che punta al dopo Letta
- PD, chi sono gli altri nomi in ballo
Paola De Micheli si candida per la guida del PD
Non ha perso tempo, Paola De Micheli: all’indomani della sconfitta alle elezioni e la decisione di Letta di lasciare la guida del Partito Democratico dopo il prossimo Congresso, l’ex ministra del Governo Conte I si è fatta avanti.
Ha annunciato la sua candidatura alla segreteria del PD a Repubblica, sostenendo di avere “49 anni, un curriculum fitto e la voglia di spendermi in qualcosa di importante“. Ed è già campagna elettorale per la De Micheli, che svela di voler puntare “sui militanti, troppo spesso dimenticati, quando non umiliati”.
Fonte foto: ANSA
Come la Lega, dopo l’attapirata sconfitta il PD dovrà ripartire dalla definizione della propria identità nel dopo elezioni che hanno sancito la vittoria di Fratelli d’Italia: “Chi siamo, questa deve essere la domanda chiave – ha dichiarato, smarcandosi dalla questione Conte – perché un partito non in salute non guarisce con le alleanze”.
Chi è l’ex ministra che punta al dopo Letta
Piacentina, classe 1973, Paola De Micheli ha mosso i primi passi in politica a metà degli anni ’90 con L’Ulivo di Romano Prodi. Dal giugno 1999 a maggio 2004 è stata poi consigliere comunale a Pontenure con i Democratici di Sinistra – partito confluito poi nel PD dal 2007.
Viene eletta per la prima volta alla Camera con il Partito Democratico nel 2008 e da allora ha ricoperto vari ruoli non solo da parlamentare, ma anche come membro dell’esecutivo: prima come componente della Commissione Bilancio nella XVI legislatura (Berlusconi IV e Monti), poi come Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze nel Governo Renzi.
Dopo il cambio al vertice tra Renzi e Gentiloni nel 2017, a settembre viene nominata Commissaria straordinaria alla ricostruzione delle are colpite dal terremoto del Centro Italia e pochi giorni dopo anche Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Rieletta alle politiche del 2018, ad aprile 2019 diviene Vicesegretaria del Partito Democratico di Nicola Zingaretti, incarico abbandonato il 5 settembre dello stesso anno. Segue quindi il punto più alto della sua carriera politica: l’incarico da Ministra delle infrastrutture e dei trasporti nel Conte II – terminato con l’avvento del Governo Draghi.
PD, chi sono gli altri nomi in ballo
Paola De Micheli si è candidata, sì, ma bisognerà vedere se otterrà effettivamente l’incarico da segretaria del PD e si proporrà così come nuova grande guida al femminile di un partito italiano dopo Giorgia Meloni (probabile prima premier donna) e sulla scia di Emma Bonino e Nilde Iotti.
Dovrà vedersela però con altri nomi che stanno emergendo ufficiosamente: per molti, è possibile assistere ad un derby tra il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la vice Elly Schlein.
Oltre a loro, si sono finora fatti i nomi del sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci dem Matteo Ricci (che avrebbe già detto ai suoi di volersi candidare), il sindaco di Firenze Dario Nardella, quello di Bari Antonio Decaro e il vicesegretario dem Peppe Provenzano.
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