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Paola De Micheli come Giorgia Meloni, una donna alla guida del Pd: la candidatura per il dopo Letta

L'ex ministra Paola De Micheli toglie la maschera e si candida a guidare, come Giorgia Meloni, il suo partito: sarà lei il dopo Enrico Letta nel PD?

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Il day after le elezioni politiche del 25 settembre 2022 porta in dote aria di rivoluzioni per molti partiti: il PD deve fare i conti con una cocente sconfitta e l’annunciata non-ricandidatura di Enrico Letta. L’ex ministra Paola De Micheli non si tira indietro e punta ad essere “la nuova Giorgia Meloni” italiana.

Paola De Micheli si candida per la guida del PD

Non ha perso tempo, Paola De Micheli: all’indomani della sconfitta alle elezioni e la decisione di Letta di lasciare la guida del Partito Democratico dopo il prossimo Congresso, l’ex ministra del Governo Conte I si è fatta avanti.

Ha annunciato la sua candidatura alla segreteria del PD a Repubblica, sostenendo di avere “49 anni, un curriculum fitto e la voglia di spendermi in qualcosa di importante“. Ed è già campagna elettorale per la De Micheli, che svela di voler puntare “sui militanti, troppo spesso dimenticati, quando non umiliati”.

Paola De Micheli ed Enrico LettaFonte foto: ANSA
Enrico Letta al matrimonio di Paola De Micheli, nel 2013

Come la Lega, dopo l’attapirata sconfitta il PD dovrà ripartire dalla definizione della propria identità nel dopo elezioni che hanno sancito la vittoria di Fratelli d’Italia: “Chi siamo, questa deve essere la domanda chiave – ha dichiarato, smarcandosi dalla questione Conte – perché un partito non in salute non guarisce con le alleanze”.

Chi è l’ex ministra che punta al dopo Letta

Piacentina, classe 1973, Paola De Micheli ha mosso i primi passi in politica a metà degli anni ’90 con L’Ulivo di Romano Prodi. Dal giugno 1999 a maggio 2004 è stata poi consigliere comunale a Pontenure con i Democratici di Sinistra – partito confluito poi nel PD dal 2007.

Viene eletta per la prima volta alla Camera con il Partito Democratico nel 2008 e da allora ha ricoperto vari ruoli non solo da parlamentare, ma anche come membro dell’esecutivo: prima come componente della Commissione Bilancio nella XVI legislatura (Berlusconi IV e Monti), poi come Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze nel Governo Renzi.

Dopo il cambio al vertice tra Renzi e Gentiloni nel 2017, a settembre viene nominata Commissaria straordinaria alla ricostruzione delle are colpite dal terremoto del Centro Italia e pochi giorni dopo anche Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Rieletta alle politiche del 2018, ad aprile 2019 diviene Vicesegretaria del Partito Democratico di Nicola Zingaretti, incarico abbandonato il 5 settembre dello stesso anno. Segue quindi il punto più alto della sua carriera politica: l’incarico da Ministra delle infrastrutture e dei trasporti nel Conte II – terminato con l’avvento del Governo Draghi.

PD, chi sono gli altri nomi in ballo

Paola De Micheli si è candidata, sì, ma bisognerà vedere se otterrà effettivamente l’incarico da segretaria del PD e si proporrà così come nuova grande guida al femminile di un partito italiano dopo Giorgia Meloni (probabile prima premier donna) e sulla scia di Emma BoninoNilde Iotti.

Dovrà vedersela però con altri nomi che stanno emergendo ufficiosamente: per molti, è possibile assistere ad un derby tra il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e la vice Elly Schlein.

Oltre a loro, si sono finora fatti i nomi del sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci dem Matteo Ricci (che avrebbe già detto ai suoi di volersi candidare), il sindaco di Firenze Dario Nardella, quello di Bari Antonio Decaro e il vicesegretario dem Peppe Provenzano.

paola-de-micheli Fonte foto: IPA
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