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Osama Almasri Habish libero, un attivista racconta le torture del comandante libico: "Atrocità indescrivibili"

L'attivista David Yambio accusa il governo italiano per il rilascio di Osama Almasri Habish. Yambio fu testimone sulla propria pelle della prigionia e delle torture nelle carceri libiche

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David Yambio, attivista di Sea-Watch e portavoce di Refugees in Libya, racconta di essere stato torturato personalmente da Osama Almasri Habish nel 2019. Tramite un video, Yambio si è rivolto direttamente al governo italiano per chiedere spiegazioni in merito al rilascio del generale libico accusato di crimini contro l’umanità.

David Yambio sul caso Osama Almasri Habish

“Sono David Yambio e sono una vittima diretta e un sopravvissuto ai crimini che Almasri ha commesso nel corso degli anni e che sta ancora commettendo”, esordisce l’attivista in un video in cui chiede spiegazioni al governo Meloni.

“Nel novembre del 2019 sono stato intercettato nel Mar Mediterraneo e sono stato riportato in Libia. Sono stato messo in un centro di detenzione a Terigaseka”, racconta Yambio.

Osama Almasri HabishFonte foto: IPA

David Yambio

“Successivamente sono stato trasferito ad Al Jdeidah dove Almasri Habish in persona ha dato ordini e mi ha torturato. Da lì sono stato portato all’area di Meigga dove ho assistito a molte atrocità che non posso descrivere”, prosegue il racconto.

Infine la domanda dell’attivista: “Oggi molti di noi si pongono innumerevoli domande, come ad esempio perché il governo italiano abbia lasciato andare un criminale ricercato dalla Corte penale internazionale. E perché il tribunale di Roma avrebbe tradito lo Statuto di Roma?”.

Il riferimento è al testo firmato a Roma nel 1998, istitutivo della Corte penale internazionale.

Le accuse su Facebook

Ma se nel video diffuso David Yambio mantiene i toni bassi, è su Facebook che alza il livello delle accuse al governo Meloni.

“La beffa della giustizia, il tradimento, la complicità e lo Stato italiano con le mani sporche di sangueRoma ha tradito lo Statuto di Roma, e lo ha fatto con quel tipo di arroganza disinvolta che deriva solo dalla consapevolezza che non ci saranno conseguenze”, scrive Yambio.

Perché Osama Almasri Habish è tornato libero

Sulla testa di Osama Almasri Habish pendeva un mandato di cattura internazionale. Sabato 18 gennaio si trovava in Germania dove si è presentato ad un autonoleggio.

In serata si trovava a Torino per assistere alla partita Juventus-Milan. Lì è stato fermato per un controllo di routine.

La decisione di liberarlo sarebbe da ricondurre a una scelta politica: il ministro della Giustizia Carlo Nordio non avrebbe risposto alle sollecitazioni della corte di Appello di Roma su indicazione del governo.

Su cosa ci sia stato alla base della decisione del governo italiano, al momento, è possibile solo speculare.

La liberazione di Osama Almasri Habish arriva a pochi giorni dalla scarcerazione dell’iraniano Mohammad Abedini, accusato dagli Usa di traffico di armi e liberato come contropartita per il rilascio della giornalista Cecilia Sala.

Osama Almasri Habish Fonte foto: ANSA/COURTESY FAWASELMEDIA.COM
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