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L'Italia libera Osama Almasri Habish, la Corte penale internazionale s'infuria e Nordio finisce nel tritacarne

Il generale Osama Almasri Habish, accusato di crimini contro l'umanità, è stato scarcerato e riportato in Libia. La decisione del ministro Nordio

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Osama Almasri Habish è libero. Il generale a capo della polizia giudiziaria libica, accusata dalla Corte penale internazionale di crimini contro l’umanità, è stato scarcerato e riportato in Libia con un volo messo a disposizione dall’Italia. La decisione sarebbe da ricondurre a una scelta prettamente politica: il ministro della Giustizia Carlo Nordio non avrebbe risposto alle sollecitazioni della corte di Appello di Roma su indicazione del Governo, che a sua volta non ha avviato alcuna interlocuzione con la Corte penale internazionale. Il mandato d’arresto del tribunale con sede all’Aia era stato trasmesso a sei paesi europei, dopo la scoperta da parte degli investigatori della presenza di Almasri in Europa.

Osama Almasri Habish libero, la scelta di Nordio

La volontà del Governo Meloni di ignorare il mandato di arresto nei confronti del libico sarebbe confermata dalle parole del procuratore generale di Roma, il quale aveva fatto sapere che Nordio non aveva “fatto pervenire nessuna richiesta in merito”, dopo un interessamento iniziale.

Come riporta il Corriere della Sera, Nordio avrebbe potuto “sanare” le “irritualità” dell’arresto, ma il ministro ha scelto di non agire (in accordo con Palazzo Chigi).

Osama Almasri HabishFonte foto: ANSA
Njeem Osama Almasri Habish dopo l’atterraggio a Tripoli

L’obiettivo – riporta il giornale di via Solferino – era quello di evitare grane sul fronte della cooperazione tra Libia e Italia nella lotta all’immigrazione.

L’arresto in Italia

Lo scorso sabato 18 gennaio era arrivata la notizia che Almasri si trovava in Europa. Il ricercato aveva chiesto di affittare un veicolo in un autonoleggio in Germania, con la richiesta di riconsegnare il mezzo all’aeroporto di Fiumicino.

L’uomo è stato successivamente arrestato dagli agenti della Digos a Torino, dove alloggiava in una stanza di hotel. La sera prima aveva assistito al match di Serie A Juventus-Milan.

Dopo l’arresto, gli atti erano stati inviati alla Corte d’Appello di Roma, che si occupa della cooperazione tra il nostro Paese e la Corte internazionale. Qui era emerso il cavillo che, nelle ore successive, ha portato alla scarcerazione di Almasri.

La polizia, infatti, non poteva procedere all’arresto in autonomia, ma solo su autorizzazione del ministro della Giustizia. Questo perché il procuratore generale aveva ritenuto la cattura “irrituale” ma non “illegittima”. L’ultima parola sarebbe dunque spettata a Nordio, che però non ha dato alcuna risposta, con le conseguenze sopra riportate.

Le parole di Antonio Tajani sulla vicenda

Sul caso si è espresso anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha fatto sapere di avere intenzione di parlare a sua volta con il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi.

“È ancora tutto da chiarire – ha dichiarato il leader di Forza Italia -. Il problema è che esiste una procedura penale che deve essere rispettata. Quando c’è qualche vizio, anche di forma, gli atti diventano imperfetti“.

osama-almasri-habish-nordio Fonte foto: ANSA
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