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Mohammad Abedini liberato dopo la richiesta di scarcerazione, ha lasciato l'Italia ed è rientrato in Iran

Mohammad Abedini è stato liberato dopo il provvedimento di Nordio ed è rientrato in Iran

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L’ingegnere e imprenditore iraniano Mohammad Abedini è stato liberato dal carcere milanese di Opera, dove era detenuto, ed è già rientrato in Iran. La sua scarcerazione è stata richiesta dal ministro della Giustizia Nordio ed eseguita dalla corte d’appello di Milano. Il suo caso era stato messo in relazione con l’arresto e la detenzione in carcere a Teheran della giornalista Cecilia Sala.

Abedini è un uomo libero

Mohammad Abedini, imprenditore iraniano arrestato in Italia il 16 dicembre, è stato liberato dal carcere milanese di Opera, dove era detenuto. Gli Usa ne avevano chiesto l’estradizione, per poterlo processare per la violazione di alcune sanzioni imposte all’Iran.

La misura di liberazione è stata richiesta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio per incompatibilità tra l’accusa americana e la legge italiana.

Abedini Nordio liberoFonte foto: ANSA
L’arrivo in Italia di Cecilia Sala

Abedini tornato in Iran

Il ministero degli Esteri di Teheran ha confermato che Abedini è già rientrato in Iran.

Secondo quanto riporta Ansa, non appena arrivata la richiesta di revoca firmata dal ministro Nordio, si è riunito d’urgenza un collegio della quinta Corte d’Appello che ha rimesso in libertà l’ingegnere.

Abedini è stato rilasciato dal carcere di Opera intorno alle 9 di domenica mattina. Quindi il ritorno in Iran con un volo diretto per Teheran, che è atterrato verso le 18.

La liberazione di Mohammad Abedini arriva quattro giorni dopo il ritorno in Italia di Cecilia Sala, giornalista arrestata in Iran e tenuta in carcere senza accuse specifiche dal 19 dicembre. La linea ufficiale di entrambi i governi, italiano e iraniano, sostiene che i due casi non siano legati.

Il Pd si complimenta con il Governo

Nonostante la posizione ufficiale di entrambi i governi, il Partito democratico si è complimentato con l’esecutivo per aver portato a termine la trattativa di fatto scambiando la libertà di Cecilia Sala con quella di Mohammad Abedini.

“Credo che in un momento in cui c’è una persona italiana nelle mani di un regime che ne mette a rischio la libertà, considerando il lavoro cruciale che è quello giornalistico e mi riferisco ovviamente al caso di Cecilia Sala, ogni mezzo utile per la liberazione di un nostro connazionale sia valido”  ha commentato il presidente della delegazione del Pd al Parlamento europeo Brando Benifei.

“È giusto quindi portare avanti qualsiasi misura per la liberazione dell’ostaggio. È evidente che a questo punto bisogna capire bene ogni aspetto della vicenda e chiediamo quindi al governo di riferire al più presto in Parlamento” ha concluso Benifei, parlando al sito Affaritaliani.

Dure critiche da parte di Bonelli

Non tutte le parti politiche hanno commentato positivamente la liberazione di Abedini. Angelo Bonelli, leader dei Verdi italiani, ha apertamente accusato il governo di aver effettuato uno scambio di prigionieri.

“Ora è chiaro a tutti che la liberazione di Cecilia Strada è stato uno scambio. Meloni ha chiesto prima il permesso degli Stati Uniti d’America, sia a Biden che a Trump” ha dichiarato Bonelli.

Questo ci fa rimpiangere Bettino Craxi nella sua autonomia nelle decisioni, basta ricordare il caso di Sigonella” ha concluso il leader dei Verdi.

Mohammad Abedini Najafabad Fonte foto: ANSA
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