,,

Omicidio Mara Favro, svolta dopo un anno: cosa sappiamo sul caso, dalla scomparsa ai resti in Val di Susa

L'omicidio di Mara Favro, dall'inizio: la scomparsa, i messaggi inquietanti e senza senso, le contraddizioni e gli indagati. Tutta la vicenda

Pubblicato:

Un turno in pizzeria, poi un selfie al buio, una serie di messaggi tra il contraddittorio e il senza senso e infine il nulla. Per un anno Mara Favro è stata un fantasma intrappolato in un territorio di pochi chilometri, in Val di Susa, quando da Chiomonte (Torino) ha fatto perdere le sue tracce. Un anno dopo il tragico epilogo: i suoi resti sono stati rinvenuti nei boschi di Gravere in uno scenario con i chiari contorni di un omicidio.

La scomparsa di Mara Favro

Sono circa le due del mattino quando Mara Favro, 51 anni, ha appena terminato il suo turno come cameriera presso il ristorante pizzeria “Da don Ciccio” di Chiomonte, in Alta Val di Susa, dove è stata messa in prova da otto giorni.

Per un guasto all’auto la donna si fa accompagnare a casa dal pizzaiolo del locale, Cosimo Esposito, e si fa lasciare di fronte al pub di Susa, il paese in cui vive. Alle tre del mattino Mara fa l’autostop per tornare alla pizzeria e accetta un passaggio da un camionista.

mara favro omicidioFonte foto: ANSA
Gli inquirenti nell’abitazione di Mara Favro, a Susa, dopo la scomparsa. La Procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio e occultamento di cadavere a carico di Cosimo Esposito e Vincenzo Milione, pizzaiolo ed ex datore di lavoro della donna

Poco dopo Vincenzo Milione, titolare della pizzeria, la vede ritornare. Al suo datore di lavoro Mara Favro racconta di aver dimenticato le chiavi di casa, poi fa ritorno a Susa.

Secondo la testimonianza di Milione la 51enne avrebbe scelto di raggiungere la sua abitazione a piedi, al buio e al freddo, ma proprio lungo la statale 24 si perdono le sue tracce.

Il selfie e i link sospetti

Dopo le tre del mattino dal cellulare di Mara, via WhatsApp, partono diversi messaggi strani e inquietanti. Di inquietante, soprattutto, c’è un selfie al buio inviato alla figlia di 9 anni e al gruppo della scuola.

Inoltre dal suo account sono partiti link che indirizzano a canzoni, giochi e notizie, un’attività oltremodo insolita per la 51enne, stando al racconto di chi la conosce.

I messaggi contraddittori

Un’altra attività sospetta che riguarda il cellulare di Mara Favro è riferita a due distinti messaggi. Il primo è stato inviato a Carlo, un vecchio amico di infanzia che la 51enne frequentava per aiutarlo in casa con il padre anziano. Carlo, che non è mai stato ascoltato dagli inquirenti, intervistato da Chi l’ha Visto? mostra un messaggio che Mara gli avrebbe inviato alle 16:20 del 7 marzo 2024.

Il testo recita: “Sai che ho finalmente trovato un lavoro? Dalla scorsa settimana lavoro presso la pizzeria Don Ciccio di Chiomonte e mi trovo benissimo!”. In seguito, durante la notte, Carlo riceve un link a un articolo sulle proteste no-Tav in Val di Susa, argomento del tutto inedito per la 51enne.

Il messaggio, inoltre, è in netta contraddizione con quello inviato alle 6:20 dell’8 marzo, l’indomani mattina, a un cliente della pizzeria con il quale Mara ha appena iniziato un rapporto di corrispondenza.

In questo caso leggiamo: “Sai, ho deciso di mollare la pizzeria. Mi trattano come una pezza da piedi ma io valgo molto di più”. È questo l’ultimo messaggio inviato dal telefono di Mara Favro prima della scomparsa. Se a Carlo ha comunicato l’entusiasmo per il lavoro in pizzeria solamente il giorno prima, perché la mattina dell’8 marzo il cliente del locale riceve un testo così pieno di avversione verso il nuovo lavoro?

Se sommiamo i link sospetti – le canzoni, gli articoli, i giochi – e le contraddizioni tra il 7 e l’8 marzo, l’ipotesi è che qualcuno possa essere entrato in possesso del cellulare di Mara Favro dopo le 2 del mattino.

Due indagati per omicidio

Dopo la scomparsa di Mara Favro sul registro degli indagati vengono iscritti Vincenzo Milione e Cosimo Esposito. Quest’ultimo, del resto, dopo aver riferito a Chi l’ha Visto? di aver accompagnato la donna a casa dopo il turno in pizzeria nega di averlo fatto. Nella sua auto, una Fiat Punto rossa, in effetti non vengono trovate tracce della 51enne.

Milione ed Esposito vengono indagati a vario titolo per omicidiooccultamento di cadavere, ma sin dall’inizio delle indagini respingono ogni attribuzione.

La svolta: ritrovate le ossa a Gravere

La svolta arriva grazie allo smartphone di Mara: l’ultima cella telefonica agganciata dall’antenna gps si trova nei boschi di Gravere, vicino a un depuratore. Lì si concentrano le indagini del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri e dei vigili del fuoco.

Il 22 febbraio 2025 in un dirupo vengono trovate delle ossa e un paio di occhiali da sole. Nei giorni successivi spuntano altre ossa, frammenti di tessuto e un reggiseno. Gli inquirenti ricompongono lo scheletro e gli esperti stabiliscono che si tratta dei resti di una donna, quindi dispongono l’esame del Dna.

Il 7 marzo 2025, esattamente un anno dopo l’ultimo turno in pizzeria di Mara Favro, arriva l’esito: quelle ossa appartengono a lei. Secondo gli esperti la 51enne sarebbe stata uccisa e poi gettata nel dirupo, a giudicare dalle fratture multiple presenti sulle ossa e collocate in un momento successivo alla morte.

Tante le ipotesi sull’identità dell’assassino, dal conoscente allo sconosciuto che potrebbe averla incontrata durante il suo secondo ritorno a casa. Sui resti rinvenuti a Gravere verrà effettuata un’autopsia per ricostruire le circostanze che hanno cagionato la morte di Mara Favro.

TAG:

mara-favro-omicidio-2 Fonte foto: Facebook Mara Favro / IPA
,,,,,,,,