Nuovo Dpcm: spostamenti, visite a casa e weekend. Le ipotesi
Le misure del nuovo Dpcm sono ancora al vaglio, ma alcune sembrano essere ormai quasi certe
Il 15 gennaio scadrà il Dpcm di dicembre che, con la parentesi natalizia e il cosiddetto decreto Natale, ha imposto le misure necessarie a ridurre il più possibile la circolazione del coronavirus. Il 16 gennaio, dunque, dovrà entrare in vigore il nuovo Dpcm, le cui misure sono ancora al vaglio del governo, ma stando a quanto si apprende seguirà la scia del precedente per quanto riguarda alcune limitazioni.
Nuovo Dpcm, le ipotesi sugli spostamenti
Secondo quanto riporta Sky TG24, sarà probabilmente rinnovata la regola che consente a un massimo di due persone (più eventuali minori di 14 anni e persone non autosufficienti) di recarsi in visita presso un’abitazione privata. Il ministro Roberto Speranza ha precisato: “È una norma ragionevole che ha funzionato e avrebbe senso confermarla”.
Sembra essere confermato anche il divieto di spostarsi tra regioni, indipendentemente dalla fascia di rischio di appartenenza, per impedire il più possibile al virus di circolare. Anche durante le feste di Natale questo divieto ha contribuito a mantenere i contagi entro una certa soglia, anche se si iniziano a intravedere solo ora gli effetti delle misure.
Nuovo Dpcm, ipotesi weekend in zona arancione
Potrebbe essere esclusa invece la norma che porrebbe tutte le regioni in zona arancione durante i weekend: il sabato e la domenica, dunque, non dovrebbe esserci alcun cambio di colore diverso dal proprio.
Se da un lato potrebbero cambiare ancora i parametri per l’assegnazione di una regione a una certa fascia di rischio, le Regioni hanno però respinto l’ipotesi che si passi automaticamente in zona rossa se l’incidenza settimanale è di 250 casi di Covid-19 ogni 100mila abitanti, come invece era stato ipotizzato in precedenza.
I parametri per la soglia di accesso in zona arancione e rossa sono già cambiati qualche giorno fa: con indice Rt a 1 si passa in zona arancione, con Rt a 1,25 in zona rossa.
Resta ancora al vaglio del governo l’introduzione di una zona bianca per le regioni con scarsissima circolazione di virus, ma alcuni esperti, come il virologo Fabrizio Pregliasco, sconsigliano vivamente questa misura.