Nuovo Dpcm: dalle mascherine alla movida. L'ultima mossa di Conte
Cosa cambia con il nuovo Dpcm: stretta su feste e movida e obbligo di mascherina. Le novità
Nel nuovo Dpcm di ottobre ci sono novità sulle mascherine, le feste private, la movida e le disposizioni Regionali. A palazzo Chigi, infatti, si è tenuta ieri sera la riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione dei partiti di maggioranza al governo Dario Franceschini, Roberto Speranza, Alfonso Bonafede, Teresa Bellanova e la direzione scelta dall’esecutivo ormai sembra chiara.
I tempi del Dpcm: quando sarà firmato, da quando sarà valido
La prima tappa verso l’entrata in vigore del nuovo Dpcm inizierà martedì 6 ottobre, quando il ministro della Salute Roberto Speranza riferirà alle Camere, poi in Consiglio dei ministri verranno adottati i relativi provvedimenti.
Il provvedimento sarà poi firmato dal presidente del Consiglio subito dopo il confronto con il Parlamento, con tutta probabilità la sera di martedì, dal momento che il precedente Dpcm scade il 7 ottobre.
È possibile anche che si rendano necessari due diversi Dpcm: uno ‘ponte’ che traghetti al 15 ottobre ed un successivo che contenga le misure in vigore fino alla fine di gennaio.
Nuovo Dpcm di ottobre, tutte le regole
La prima novità attesa per il Dpcm di ottobre riguarda le mascherine: saranno sempre obbligatorie all’aperto, come già deciso in diverse parti d’Italia con provvedimenti sia regionali che locali. “È una delle ipotesi che stiamo valutando – ha fatto sapere il ministro della salute Roberto Speranza -. Il governo farà le sue scelte solo dopo il passaggio parlamentare”.
Per le feste quello che cambia è il numero chiuso: sarà ridotto il numero di partecipanti anche per i battesimi e matrimoni, classiche feste private finora rimaste fuori dagli ultimi decreti governativi. Su questa misura è forte la pressione del Comitato tecnico scientifico.
In merito alla movida, il governo potrebbe prevedere nuove restrizioni con possibili chiusure anticipate dei locali alle 23 e controlli rinforzati oltre che costanti. Su questo tema, però, è ancora aperta la discussione nel governo.
Nel nuovo Dpcm, inoltre, secondo fonti di Ansa potrà esserci un divieto per le Regioni di adottare norme anti-contagio meno restrittive di quelle del governo.
L’idea è quella di permettere ai governatori di adottare proprie disposizioni ma solo se più restrittive di quelle nazionali e invece vietare di introdurne di più “soft”, come avvenuto la scorsa estate con le discoteche.
Dpcm, Speranza e lo spettro del lockdown
Le nuove misure, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza, serviranno “per evitare un nuovo lockdown che non dobbiamo permetterci”. Sulle scuole, come riporta Ansa, ha aggiunto: “Vogliamo tenerle aperte nonostante ci saranno ulteriori contagi”. Il ministro è intervenuto anche sul caso di Juve Napoli, con i bianconeri allo Stadio e i partenopei che non si sono presentati.
Il premier Giuseppe Conte: “Il nemico non è sconfitto”
Ora che il coronavirus viaggia a oltre 2500 nuovi contagi ogni giorno, il premier Giuseppe Conte ha lanciato un avvertimento: “L’Italia che sta faticosamente uscendo dalla pandemia dovrà essere una comunità rigenerata: il nemico non è stato ancora sconfitto, siamo consci che non possiamo disperdere i sacrifici compiuti”.