Nuovi colori delle regioni, cosa cambia: tre vanno in zona rossa
Lazio in zona arancione, Toscana, Calabria e Valle D'Aosta in zona rossa, Le novità da martedì 30 marzo
Cambiano i colori delle regioni a seguito della Cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il ministro della Salute Roberto Speranza. I cambi colore questa volta avverranno martedì 30 marzo e non lunedì 29. Il motivo dello slittamento, come spiegato dal Corriere della Sera, è che il ministro Speranza ha firmato l’ultima ordinanza lunedì 15 marzo e questa resta valida per 15 giorni.
Dai dati del monitoraggio è emerso che l’indice di contagio Rt dell’Italia è sceso a 1.08 rispetto all’1.16 della scorsa settimana. In lieve calo anche l’incidenza nazionale, anche se sono 7 le regioni che restano al di sopra della soglia critica.
I dati del monitoraggio: l’incidenza dei contagi regione per regione
L’incidenza dei casi Covid-19 a livello nazionale è di 247 ogni 100mila abitanti, sotto la soglia critica di 250 che veniva superata la scorsa settimana. A darne notizia è l’Adnkronos Salute dalla Cabina di regia.
Le regioni con un’incidenza al di sopra della soglia critica sono l’Emilia Romagna, che conta 349 casi ogni 100mila abitanti, il Friuli Venezia Giulia con 410 casi, la Lombardia che ne ha 293, le Marche con 284, il Piemonte 335, la P.A. Trento 279, Puglia 293 e Valle D’Aosta 292.
Quali regioni restano o passano in zona rossa
Sono tre le regioni che passeranno in zona rossa: si tratta di Toscana, Calabria e Valle D’Aosta, che vanno ad aggiungersi alla provincia autonoma di Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Veneto e Campania.
Il presidente della Regione Valle d’Aosta, Erik Lavevaz, aveva anticipato ieri in Consiglio regionale: “Saremo certamente in zona rossa. Abbiamo ricevuto i dati informali sul report scorsa settimana e preso atto che il nostro Rt è da zona rossa, come peraltro ci aspettavamo. L’incidenza del contagio ha superato ampiamente i 250 nuovi casi su 100.000 abitanti”.
La Toscana sembrava confermata in arancione, ma in seguito a dei nuovi dati comunicati in ritardo dalla Regione, è stato deciso il passaggio in rosso. “Ho parlato ora con il ministro Speranza: siamo zona rossa”, ha detto il presidente della Toscana Eugenio Ciani.
Stando al nuovo riconteggio da parte dell’Istituto superiore di sanità, la Toscana supera, di un soffio, i 250 casi settimanali per 100mila abitanti, la soglia che fa scattare in automatico la zona rossa. A differenza del dato di 248 che risultava fino a giovedì.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il riconteggio è stato fatto in seguito ad un errore nella trasmissione dei dati dalla provincia di Prato.
Una regione in zona rossa rafforzata
La Puglia entra in zona rossa rafforzata. Il governatore Michele Emiliano ha infatti firmato una nuova ordinanza con misure anti Covid previste che addirittura inaspriscono la zona rossa.
I provvedimenti saranno in vigore dal 27 marzo fino al 6 aprile. Nello specifico, nella “zona rossa rinforzata” valgono le stesse regole della “zona rossa” ordinaria tranne la deroga degli spostamenti per lavoro.
Quali regioni in zona arancione
Rispetto alla settimana scorsa, una sola regione passa dalla zona rossa a quella arancione e si tratta del Lazio: da martedì 30, quindi, potranno riaprire scuole, negozi, centri estetici e parrucchieri.
Rimangono in arancione la provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Umbria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, e Sicilia.