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Variante Delta in Italia, come sarà la nuova ondata: parla La Vecchia

Il professor Carlo La Vecchia ha spiegato come sarà la prossima ondata di contagi da coronavirus: potrebbe trattarsi di una "piccola onda"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“La punta più bassa dei contagi su base settimanale l’abbiamo toccata giovedì 1 luglio con 728 positivi. Da allora è cominciata la ripresa. Il 7 luglio la media era di 764. Negli ultimi 4 giorni abbiamo avuto il 10% dei casi in più, circa 80”. A parlare è Carlo La Vecchia, docente di Epidemiologia dell’Università di Milano, che in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato che i numeri dei contagi da Covid sono in salita in tutta Europa e anche in Italia.

“I dati dicono che la discesa è finita e aspettiamo la risalita. Non parliamo di ondata, però. Potrebbe essere una piccola onda attenuata da circostanze migliori rispetto a quelle del Regno Unito”, ha spiegato.

“Ora da noi è piena estate. A metà maggio”, quando la curva dei contagi oltremanica ha inziato “ad andare verso l’alto era inverno, la gente stava al chiuso, dove il rischio di trasmissione del virus è maggiore. All’aperto l’aria circola”.

Negli ultimi giorni “i ricoveri hanno continuato a scendere sia nei reparti di medicina sia in terapia intensiva. Anche il Regno Unito ha registrato lo stesso fenomeno”.

Non è possibile fare stime attendibili su quello che ci aspetta. “L’unica certezza è che i contagi saliranno. Non si può stabilire con quale rapidità. Lo potremo dire dopo aver visto l’evoluzione dell’epidemia nelle prossime due settimane“.

“Dobbiamo sempre guardare al Regno Unito. A metà maggio erano state somministrate 50 milioni di dosi, quante sono da noi adesso. Quindi è probabile che lo scenario italiano sia molto simile a quello inglese”, ha sottolineato il professore.

Variante Delta in Italia, casi in aumento: i vantaggi sul virus

Anche se “abbiamo dei vantaggi. La stagione calda può aiutarci, darci più respiro e tempo per vaccinare”. Infatti “non c’è dubbio” sui benefici forniti dai vaccini anti Covid in questa fase.

“I vaccinati con doppia dose sono protetti quasi totalmente dalla malattia grave. Con la prima dose il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 è del 20% o 30%”, ha spiegato Carlo La Vecchia.

“Quindi bisogna dare un messaggio forte. Chi non ha cominciato il percorso di immunizzazione si deve sbrigare e prendere l’appuntamento sperando che non ci siano problemi di fornitura dei vaccini“, ha sottolineato.

Variante Delta nel Regno Unito: perché finiscono le restrizioni

Nonostante la nuova ondata britannica scatenata dalla variante Delta, il premier Boris Johnson ha annunciato la fine delle restrizioni anti Covid, prevista per il 19 luglio.

Il primo ministro inglese “si è reso conto che il sistema sanitario pubblico può reggere l’impatto dei malati di Covid. Ogni giorno nel Regno Unito muoiono circa 2.000 persone, una ventina a causa del coronavirus”.

“Può sembrare un calcolo cinico però il capo di un Paese non può non tener conto delle ripercussioni economiche di certe scelte. In altre circostanze il Regno Unito ha avuto comportamenti originali” vaccinando con la prima dose il “maggior numero possibile di persone, posticipando il richiamo“.

Variante Delta in Italia: ci sarà un nuovo lockdown nazionale?

Riguardo le limitazioni e le chiusure, “il problema è che tutti i governi, compreso quello italiano, le hanno attuate in ritardo, quando i contagi erano al termine della risalita”.

“Credo che sia finita la fase delle chiusure. Siamo lontani da questa prospettiva. In Italia l’incidenza media settimanale di nuovi casi è di 9 su 100 mila abitanti. Per quanto possano crescere, non penso si debba tornare a valutare soluzioni drastiche” come il lockdown nazionale.

Variante Delta in Italia: perché non ci saranno ondate gravi

“È presto” per sapere se la variante Delta sia meno pericolosa, con effetti meno gravi sull’organismo, “mancano le conferme. Oggi a essere colpiti dal coronavirus sono soprattutto i giovani che in genere sviluppano sintomi lievi. Oltretutto i vaccinati sono al riparo dalle forme gravi”.

L’avvertimento di Carlo La Vecchia sulle pagine del Corriere della Sera è che dobbiamo abituarci a “convivere con questo coronavirus ancora molto a lungo. Ondate drammatiche non ci saranno più a meno che non compaia una variante resistente ai vaccini“.

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