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Novak Djokovic avvelenato in Australia, la confessione sconvolgente sul cibo "con piombo e mercurio"

Novak Djokovic ha raccontato di essere stato avvelenato in Australia nel 2022. Allora, non essendosi vaccinato per il Covid, fu cacciato dal torneo di Melbourne

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Novak Djokovic ha raccontato di essere stato avvelenato mentre si trovava in Australia. Le clamorose dichiarazioni del tennista si rifanno al 2022 quando lo stesso ex numero uno al mondo fu espulso dal torneo di Melbourne poiché non si era sottoposto al vaccino anti Covid. Nel suo corpo – rivela – furono trovati piombo e mercurio.

Novak Djokovic avvelenato in Australia

Hanno del clamoroso le dichiarazioni di Novak Djokovic. Il tennista serbo è tornato su una delle pagine più discusse della sua grande carriera sportiva. Nel 2022 infatti l’ex numero uno al mondo della classifica Atp fu estromesso dal torneo del grande slam, l’Australian Open, a causa del suo status vaccinale.

A distanza di due anni, Nole è tornato sulla vicenda, ripercorrendo la querelle e bollandola come una “questione politica”. E ha aggiunto dei particolari inediti e molto pesanti.

djokovic avvelenato australiaFonte foto: IPA
Novak Djokovic con Rafael Nadal

La vicenda

In copertina per il numero di febbraio della rivista GQ, alla stessa si è concesso per una lunga intervista nella quale ha toccato diversi temi. Quello più scottante però riguarda soprattutto quanto successo in Australia nel 2022.

Dopo aver appurato che il tennista non fosse in ordine con i vaccini per il Covid, la direzione del torneo di Melbourne – uno dei 4 principali dell’anno – decise di estrometterlo e di espellerlo. Djokovic ricevette la notizia e decise allora di tornare in Spagna, dove si trovava la sua famiglia. Il suo volo però fu dirottato in Serbia. “Se fossi atterrato in Spagna, avrei subito la stessa sorte patita in Australia”, rivela.

Le disavventure per lui però erano solo all’inizio.

Il malore

Atterrato in patria infatti il tennista si sentì ben presto male e accusò diversi malori. “Ho avuto dei problemi di salute e mi sono reso conto che in quell’hotel di Melbourne mi hanno dato del cibo tossico. Dalle analisi è venuto fuori che avevo in corpo un livello di metallo pesante davvero alto. C’erano piombo e mercurio“, questa la rivelazione del campione che ne parla dunque per la prima volta a 2 anni di distanza.

“Stavo decisamente male. Sulle prime sembrava un’influenza, una banale influenza. Tuttavia, nei giorni successivi, quello che pensavo essere un male passeggero mi ha debilitato tanto. Ho avuto diverse ricadute, finché sono stato costretto a sottopormi a una serie di esami tossicologici”, aggiunge.

Sul presunto avvelenamento di Djokovic, il Dipartimento degli Affari Interni australiano ha preferito non intervenire, adducendo motivi di privacy alla mancanza di un loro commento. Per il dieci volte campione dell’Australian Open – che all’epoca fu prima trattenuto e poi espulso da Melbourne – si trattò di “una questione politica che non aveva nulla a che vedere con il vaccino, il Covid o qualsiasi altra cosa. Era solo politica. I politici non sopportavano la mia presenza. Per loro, credo, era meno dannoso deportarmi che tenermi lì”.

Il Djokovic politico

Trentasettenne e ormai vicino al ritiro dal tennis – che però non ha ancora programmato – Djokovic si appresta a scendere di nuovo in campo all’Australian Open, vinto un anno fa da SinnerL’edizione del 2025 scatta nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 gennaio e il serbo punta a vincerla per salire a quota undici e migliorare il suo palmares già da record. Nella sua intervista a GQ, il tennista ha avuto modo di parlare anche di altri argomenti caldi.

Sul tema vaccini, ha detto di non essere a favore. “Non sono anti-vax. Sono un sostenitore della libertà di scegliere ciò che è giusto per te e il tuo corpo. Perciò, non credo sia corretto che qualcuno possa negarmi il diritto di scegliere cosa introdurre nel mio organismo. Sono una persona sana, mi prendo cura di me stesso, sto sempre attento alle mie esigenze di salute e sono un atleta professionista. E proprio perché sono un atleta professionista, sono estremamente cauto su cosa assumo e mi sottopongo regolarmente a esami, analisi del sangue e a qualsiasi altro tipo di controllo. So esattamente cosa sta succedendo. Perciò, non ho sentito il bisogno di farlo. Questo non significa che per me fosse ininfluente sapere di non essere un pericolo per gli altri. Perché non lo ero: avevo gli anticorpi“, ha spiegato l’ex numero 1 del mondo.

Sulla sua possibile entrata in politica, auspicata da molti suoi connazionali serbi, invece, ha glissato. “Al momento, non sono interessato perché credo che la scena politica nella nostra nazione non sia buona. Poi voglio sottolinearlo, non ho una formazione politica. Perciò, anche in futuro, se dovessi pensare a una scelta del genere, affronterei prima un periodo di formazione”, ha detto. Infine si è detto d’accordo con quanti ipotizzano un’unione delle nazioni un tempo appartenenti all’ex Jugoslavia. “Nei miei sogni più sfrenati, direi in uno scenario perfetto, perché no? Parliamo la stessa lingua o una lingua molto, molto simile. Ci capiamo perfettamente. Se guardi i nostri costumi tradizionali, musica, danza, cibo: sono gli stessi. Sono favorevole a unire le nostre Nazioni il più possibile. Non penso sia realisticamente fattibile, anche se nulla è impossibile”, ha chiosato.

djokovic-avvelenato-australia Fonte foto: IPA
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