Morisi, parla la procuratrice che indaga sul caso: replica a Salvini
Angela Barbaglio, a capo della procura di Verona che indaga su Luca Morisi, ha replicato a Matteo Salvini
La procuratrice di Verona Angela Barbaglio, che con il pubblico ministero Stefano Aresu sta gestendo il fascicolo per cessione di stupefacenti dove è indagato Luca Morisi (lo spin doctor che ha creato la “Bestia” a supporto di Matteo Salvini), ha rilasciato alcune dichiarazioni al ‘Corriere della Sera’ per rispondere alle accuse del leader della Lega, che ha parlato di “attacco gratuito alla Lega a 5 giorni dal voto” e di “processo politico”. Il sito del quotidiano ha definito “seccata” la procuratrice.
Caso Morisi, la risposta della procuratrice a Salvini
Le parole di Angela Barbaglio: “Chi dice cose tanto assurde dovrebbe anche spiegare quale sarebbe stato il nostro interesse. Altrimenti è solo un insulto all’intelligenza delle persone“.
La risposta diretta a Salvini: “Ho l’assoluta certezza che nulla è stato detto da noi e posso assicurare che nulla è stato detto dai carabinieri, quindi sinceramente non capisco proprio questa uscita“.
La precisazione della procuratrice sulla vicenda che vede coinvolto Luca Morisi: “Trattiamo questo fascicolo come tutti gli altri. Peraltro si tratta di una storia banale che risale alla scorsa estate. La perquisizione è avvenuta a metà agosto, che motivo avremmo avuto di far uscire adesso la notizia?”.
Poi Angela Barbaglio ha ribadito: “Noi non abbiamo avuto alcun ruolo nella gestione di questa notizia”.
E ancora: “Siamo rimasti sorpresi anche noi da tutto questo clamore. La denuncia risale al 14 agosto, per noi è un fatto antico. Abbiamo effettuato i nostri accertamenti e nulla è mai emerso. È rimasto tutto segreto fino a che non sono state rese le dimissioni dall’incarico”.